Food
di Stefano Yamato 6 Febbraio 2014

Coca Cola: arrivano le capsule per farla in casa come il caffè

Acquistate per 1,25 miliardi le quote di un produttore di caffè in cialde. L’obiettivo è lanciare sul mercato la miscela fai-da-te della bevanda e farla produrre in casa.


coca-cola-capsule

Seguendo il successo di Nespresso, che ha conquistato le case di tutto il mondo con le sue cialde, anche la Coca Cola sembrerebbe intenzionata a lanciare una macchina per produrre la soda in casa attraverso delle capsule in grado di ricreare autonomamente tutti i gusti commercializzati dal gruppo Coca Cola. Le stesse capsule del caffè e del thè che hanno imposto un nuovo standard sul mercato mondiale.
Il cambio potrebbe essere epocale, una sorta di cambio di paradigma delle bevande gassate nel quale la Coca Cola crede molto. La determinazione del colosso americano è chiara anche dall’investimento appena fatto: ha acquistato il 10% di “Green Mountain Coffee Roasters”, altro colosso americano specializzato nella produzione di capsule di caffè. Un acquisto non proprio a basso costo, visto che la Coca Cola ha dovuto sborsare ben 1,25 miliardi di dollari per le sue quote, ottenendo la garanzia di una partnership esclusiva per dieci anni. Un accordo mastodontico che consente a Coca Cola di acquisire la tecnologia e le competenze per avviare in breve tempo la distribuzione di macchine casalinghe e relative capsule, che consentiranno a tutti i consumatori di produrre in casa ogni bevanda del gruppo: Coca Cola, Coca Zero, Sprite, Fanta e tutte le altre bevande gassate nel catalogo. Una sorta di ibrido tra le macchine del caffè e quelle per produrre acqua gassata.

Non ci sono ancora conferme sul lancio di questo sistema, ma sembrerebbe che già nel 2015 il nuovo modello potrebbe essere pronto per la commercializzazione. L’amministratore delegato di Green Mountain, Brian Kelly, ha così commentato l’accordo: “Possiamo fare per le bevande fredde, ciò che abbiamo fatto per il caffè e il thè in casa. Riteniamo che sia una una significativa opportunità per accelerare la crescita della categoria delle bevande fredde“.

Significa dunque che presto scompariranno la lattine e le bottiglie che hanno fatto la storia del pianeta? Probabilmente no, l’amministratore delegato di Coca Cola, Muhtar Kent, ha così commentato: “Questo accordo rafforza il sistema di imbottigliamento, è un’opportunità per allargare i nostri orizzonti“. Orizzonti che già vedono Coca Cola protagonista di un mercato dei soft drink che vale oltre 98 miliardi di dollari.

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