Storia
di Simone Stefanini 1 Dicembre 2016

È morto l’inventore del Big Mac: addio a Michael “Jim” Delligatti

La storia di un grande benefattore dell’umanità


È morto l'inventore del Big Mac the bubble

Il nome di Michael “Jim” Delligatti ai più non dirà assolutamente niente, eppure almeno una volta nella vita, la maggior parte di voi avrà assaggiato la sua creazione più famosa, il Big Mac di McDonald’s. Due hamburger, salsa speciale, insalata, formaggio, sottaceti, cipolla e un panino a tre strati con sopra i semi di sesamo. Ecco la ricetta per la felicità take away.

Delligatti è morto  lunedì scorso nella sua casa a Pittsburgh, aveva la bellezza di 98 anni e, secondo quanto riporta suo figlio, ha mangiato la sua creazione da 540 calorie almeno una volta a settimana per decenni. Un’ironia niente male, se pensate che Jim Fixx, l’inventore del jogging è morto d’infarto mentre correva, ma questa è un’altra storia.

La storia di Delligatti e del panino più famoso nel mondo invece inizia nel 1967, quando i clienti del McDonald’s fanno notare all’azienda che avrebbero gradito un panino più grande. Il nostro aveva un negozio Mac in franchising a Uniontown, non lontano da Pittsburgh e la sua creazione si è immediatamente diffusa negli altri 47 negozi della Pennsylvania, prima di essere aggiunta al menù della famosa catena di fast food nel 1968.

 

 

L’origine del nome è molto semplice: Big Mc non suonava abbastanza bene e quindi Jim l’ha chiamato Big Mac, e quel nome ha resistito fino a oggi. Il panino ha venduto miliardi di esemplari da allora e quando ha compiuto 40 anni, McDonald’s ha stimato che stava vendendo 550 milioni di Big Mac all’anno, pari a 17 al secondo. Delligatti non ha mai ricevuto alcun pagamento per l’idea, né alcuna royalty derivata dalle vendite.

Certamente un’ingiustizia, in ogni caso non se la passava male finanziariamente: ha guidato la M&J Management per quattro generazioni e il franchising di McDonald’s per più di 60 anni. Ha aperto il primo negozio nel 1957 e nel corso del tempo ha aiutato a introdurre il servizio di prima colazione nei Mac, creando le sue frittelle e le sue salsicce per far mangiare gli operai delle acciaierie, affamati dopo il turno di notte.

Un vero benefattore dell’umanità, che purtroppo non ha visto arrivare la nuova rivoluzione in ambito Mac: in alcuni McDonald’s negli Stati Uniti infatti, proprio in questi giorni stanno provando a fare i panini con la carne fresca invece che congelata. Di sicuro Jim avrebbe gradito.

 

bn-qz868_dellig_fr_20161130112312-1 Wall Street Journal - Jim Delligatti col suo Big Mac

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