Con l’arrivo dell’autunno, uno dei frutti più dolci e apprezzati è senza dubbio il caco, noto anche come Diospyros kaki, un frutto che incanta per la sua dolcezza e versatilità in cucina. Originario dell’Asia orientale, il caco è coltivato in Italia da oltre un secolo e rappresenta un vero e proprio tesoro nutrizionale e culturale. Scopriamo insieme come pulire, conservare e gustare al meglio questo frutto senza sprechi, valorizzandone appieno le proprietà.
Come pulire e conservare i cachi
La pulizia del caco varia in base al tipo e al grado di maturazione. I cachi molto morbidi e maturi, quelli che si consumano con il cucchiaio, vanno puliti con delicatezza: è preferibile evitare di immergerli o lavarli sotto l’acqua corrente per non compromettere la loro consistenza. In questi casi, bastano un panno umido o della carta da cucina leggermente inumidita per rimuovere eventuali impurità.
Diversamente, i cachi mela – varietà più soda e croccante, dal sapore che ricorda la vaniglia – possono essere tranquillamente sciacquati sotto l’acqua prima di essere sbucciati e consumati come una mela comune.
Per accelerare la maturazione dei cachi non ancora pronti, si consiglia di conservarli a temperatura ambiente, preferibilmente in una cassetta di legno accostandoli a delle mele, che rilasciano etilene e favoriscono il processo di maturazione. Una volta raggiunta la giusta morbidezza, i cachi andranno conservati in frigorifero e consumati entro tre giorni per mantenere intatta la loro qualità.

I cachi mela, invece, possono essere conservati fuori dal frigorifero in un sacchetto di carta per un massimo di cinque giorni, evitando che diventino troppo molli.
Il modo migliore per gustare un caco morbido è con un semplice cucchiaino: si incide delicatamente il frutto a metà, senza rimuovere la buccia, inserendo il cucchiaino nella parte inferiore del frutto, e si preleva la polpa morbida. Durante questa operazione, è possibile trovare qualche seme, di solito pochi, che possono essere facilmente rimossi a mano o filtrati se si utilizza la polpa per preparazioni culinarie.
Nel caso del caco mela, la buccia può essere sbucciata come una mela vera e propria e raramente contiene semi, rendendo il consumo più semplice e pulito. Un curioso dettaglio riguarda proprio i semi di caco: tagliandoli a metà, si può scoprire un piccolo simbolo che ricorda una forchetta o un cucchiaio, un gioco divertente da fare soprattutto con i bambini, che rende il momento del consumo ancora più piacevole.
Il caco: un frutto ricco di benefici
Dal punto di vista nutrizionale, il caco è un concentrato di fibre, vitamine e antiossidanti. Costituito per circa l’80% da acqua, contiene significative quantità di vitamina C, carotenoidi e tannini, molecole che svolgono un ruolo importante nella salute cardiovascolare, nel rafforzamento del sistema immunitario e nella modulazione del microbiota intestinale.
Le foglie di cachi, utilizzate in infusi, hanno dimostrato proprietà anti-ipertensive e antiossidanti, utili nella prevenzione di diverse patologie croniche. Studi recenti indicano che il consumo regolare di cachi può contribuire a ridurre la pressione arteriosa e migliorare il profilo lipidico, proteggendo così il cuore.
Tuttavia, chi assume farmaci antiipertensivi dovrebbe consultare il proprio medico prima di consumare grandi quantità di questo frutto, per evitare possibili interferenze.
Il caco è ideale per essere consumato fresco, ma si presta anche a numerose preparazioni. Una ricetta semplice e salutare è il budino di cachi e cacao: basta frullare 150 grammi di polpa di cachi con 15 grammi di cacao amaro, riporre il composto in frigorifero per almeno 20 minuti e servire freddo. Questo dolce naturale è adatto a vegani, vegetariani, celiaci e intolleranti al lattosio, offrendo un mix perfetto di nutrienti e sapore.