È raccomandato di non consumare tali prodotti e restituirli al punto vendita. Dal 2025, sono stati segnalati 84 richiami, coinvolgendo diverse aziende. Negli ultimi giorni, il Ministero della Salute ha emesso un avviso di richiamo precauzionale. Questa notizia è particolarmente rilevante per le persone intolleranti al lattosio, che si affidano a questi prodotti per una dieta sicura e priva di rischi.
Da un punto di vista normativo, il richiamo di prodotti alimentari è un processo che deve garantire la sicurezza dei consumatori. In questo caso, la presenza di lattosio oltre i limiti consentiti rappresenta un potenziale rischio per la salute di chi soffre di intolleranza. È importante notare che l’intolleranza al lattosio è una condizione molto comune, che colpisce una parte significativa della popolazione, e che può causare sintomi spiacevoli come gonfiore, crampi addominali e diarrea.
Dettagli del richiamo
I marchi coinvolti sono il Caseificio Longo e Free From Despar, entrambi prodotti dallo stesso Caseificio Longo Srl, la cui sede si trova a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino. Il primo prodotto richiamato è disponibile in confezioni da 200 grammi, con il numero di lotto 313227 e una data di scadenza fissata al 4 giugno 2025. Il secondo prodotto, venduto a peso variabile, ha il numero di lotto 3132 e una data di scadenza al 3 giugno 2025, ma è specifico per il marchio Caseificio Longo. La segnalazione è stata fatta in via cautelativa, suggerendo a chiunque sia intollerante al lattosio di evitare il consumo di questi formaggi.

Il richiamo non è un evento isolato. Infatti, già in precedenza, Aldi aveva annunciato un richiamo relativo al primo sale senza lattosio venduto con il proprio marchio Bonlà, che presentava lo stesso numero di lotto e la stessa data di scadenza. Questo solleva interrogativi sulla qualità e sul controllo dei prodotti lattiero-caseari presenti sul mercato, specialmente quando si tratta di alimenti destinati a consumatori con esigenze dietetiche particolari.
In Italia, la responsabilità dei controlli sui prodotti alimentari è condivisa tra vari attori: le aziende devono effettuare analisi di autocontrollo, le ASL locali svolgono controlli a campione e i NAS (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) intervengono sia su segnalazione che nell’ambito di campagne mirate. Questo sistema di vigilanza è fondamentale per garantire la qualità degli alimenti, ma non è esente da critiche. Se l’autocontrollo non viene svolto correttamente, i successivi livelli di controllo potrebbero non risultare sufficienti a prevenire situazioni di rischio.
Tornando ai due marchi di primo sale richiamati, è fondamentale che i consumatori siano informati e consapevoli. Coloro che possiedono i prodotti interessati dal richiamo possono restituirli al punto vendita dove li hanno acquistati. È un gesto che non solo tutela la propria salute, ma contribuisce anche a una maggiore responsabilità collettiva riguardo alla sicurezza alimentare.