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Il gelato Kinder: non più un sogno proibito ma una solida realtà

Per tutti quelli che si sono più volte spinti oltre l’immaginazione culinaria, proiettandosi in un mondo utopico fatto di pizze kebab, sneakers fritti e simili, manca pochissimo perché anche l’ultimo dei desideri più indecenti diventi realtà.

Notizia bellissime

Il gelato Kinder arriva finalmente in Italia, e non manca nemmeno troppo. Dopo il successo in Francia, Austria, Svizzera e Germania, anche i sopraffini palati italici avranno l’onore di assaporare questo tripudio di dolcezza e gusto.

Il gelato verrà distribuito da Unilever, ma non sono questi i dettagli succulenti che a noi interessano. Quello che è davvero importante e che ogni bimbo goloso che è in noi freme di sapere è:

  1. Quanto c’è da aspettare per testare “The King of Squisitessen“?
  2. Quali saranno i gusti del suddetto?
.

Soprattutto sulla seconda questione, si potrebbe aprire un dibattito infinito; un’arena caotica che si anima tra le grida energiche dei partecipanti, che con pathos rivendicano da un lato il loro: “ma dai, dovevano fare il Ferrero Rocher!”, e si difendono dall’altro con un “ma che state a dì? Il Duplo regà!”.

Lo sappiamo, sono questioni spinose queste. Forse è proprio per questo motivo che in realtà la Ferrero ha deciso di fare un pò un mischione generale dei propri ingredienti top, miscelandoli sotto nuove vesti per dare forma a dei prodotti essenzialmente nuovi.

Gelato speciale!

A parte il Kinder Bueno Ice Cream, che propone in versione cono gelato quella squisita crema alla nocciola che rende a tutti gli effetti una droga legalizzata il Kinder Bueno, le altre due novità sono un biscotto e uno stecco che non si rifanno a nessun prodotto Kinder già esistente.  Non per questo però ci sembrano meno invitanti, anzi.

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Il Kinder Ice Cream Sandwich (crema di latte tra due biscotti ai cinque cereali) e il Kinder Ice Cream Stick (crema al latte ricoperta da una glassa di cioccolato Kinder) approderanno nei nostri supermercati per l’attesissima Estate 2019. Le premesse sembrano più che ottime; forse i signori Ferrero avrebbero potuto investire qualche oretta in più per la scelta del nome, che una volta che l’hai finito di dire di gelati te ne sei già mangiato tre, però insomma, alla fine c’è solo di molto bello in tutto questo.

Rimane da aspettare per il momento, ma tanto, da dopo Natale è già Ferragosto, no?

 

 

elena aceto

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