In piena stagione estiva, quando la domanda di gelato cresce in modo esponenziale, la catena LIDL continua a essere uno dei punti vendita più frequentati dagli italiani. Il motivo è chiaro: prezzi contenuti e una gamma molto ampia di prodotti. Ma dietro ogni vaschetta o stecco gelato, si nasconde una domanda ricorrente: chi c’è davvero a produrli? La risposta, per molti, è sorprendente.
Nonostante il prezzo basso, la qualità dei gelati LIDL è confermata da analisi di etichette e incroci con i registri pubblici dei produttori alimentari. Molti di questi articoli sono marchiati Gelatelli, il brand interno di LIDL, ma vengono realizzati da nomi ben noti nel settore alimentare italiano. In prima linea c’è Sammontana, storica azienda toscana fondata nel 1946, che produce diversi articoli della linea dessert, compresi i tartufi, i gelati al biscotto, le vaschette al caffè e le versioni senza lattosio.
Il vantaggio competitivo di LIDL non è legato alla qualità inferiore ma a scelte commerciali mirate: eliminazione dei costi pubblicitari, packaging essenziale e grandi volumi di vendita. Così, il prezzo al cliente finale resta basso, pur mantenendo uno standard elevato.
Collaborazioni con produttori italiani: dal gelato alla pasta, un’intera filiera di qualità
Accanto a Sammontana, LIDL collabora anche con altri produttori italiani di grande rilevanza. Tra i più noti c’è il Pastificio Liguori, che firma la pasta Italiamo, spesso venduta in edizione limitata durante le settimane tematiche regionali. La trafilatura al bronzo, la selezione delle semole e la lunga essiccazione garantiscono un prodotto di fascia medio-alta, pur restando in scaffale a prezzo discount.

Lo stesso discorso vale per altri prodotti quotidiani come il riso Robigna, prodotto da Riso Scotti, e i tortellini freschi confezionati da Malgara Chiari & Forti, storica realtà emiliana. Le olive e i pomodori secchi della linea Italiamo, invece, sono spesso realizzati da Noberasco, nome autorevole nella frutta secca e disidratata.
L’etichetta, spesso trascurata dal consumatore, fornisce invece indizi chiari su provenienza e qualità. Leggendo il numero di stabilimento e incrociandolo con i codici ufficiali del Ministero della Salute, è possibile scoprire facilmente chi c’è dietro ogni confezione. Un esercizio che dimostra come l’universo dei prodotti LIDL sia molto più connesso al made in Italy di quanto si pensi.
Perché la trasparenza dei produttori LIDL interessa anche la sicurezza alimentare
La questione della sicurezza alimentare, in tempi di grande attenzione al consumo consapevole, è centrale. In un panorama dove i richiami alimentari e le frodi sono all’ordine del giorno, sapere che i prodotti venduti da un discount sono realizzati da aziende certificate, con processi tracciabili e sotto controllo, diventa un elemento determinante per la fiducia del consumatore.
LIDL, che nel tempo ha costruito una rete stabile di fornitori italiani affidabili, ha scelto di non investire nella notorietà del brand, ma nella solidità dei processi produttivi. Questo vale non solo per i gelati, ma anche per salumi come il salame cacciatore, prodotto da Fratelli Beretta, o per i latticini regionali proposti durante campagne stagionali, realizzati da piccoli caseifici locali. In tutti questi casi, la qualità non viene mai nascosta, ma dichiarata sulle etichette, sebbene in modo discreto.
Una strategia che consente di mantenere prezzi bassi senza compromettere la bontà o la sicurezza, e che rende LIDL una scelta non solo economica ma anche consapevole. E per chi ha voglia di un buon gelato d’estate, sapere che dietro quel cono ci sia Sammontana fa la differenza.