Per mangiare la pinsa, è necessario andare a Roma? Per fortuna, no! È una delle specialità più richieste degli ultimi anni, e non è difficile comprendere il motivo: un prodotto altamente digeribile e da farcire secondo i propri gusti.
Al supermercato puoi trovare la base pronta di Pinsami. Ma come prepararla? Quali sono gli ingredienti più comuni per condirla? Vediamolo insieme.
Negli ultimi anni questo prodotto è decisamente in tendenza. Non è difficile comprendere il motivo: è una specialità altamente digeribile, da provare con ingredienti freschi e del territorio.
Alla base della pinsa c’è l’idea di offrire un prodotto gustoso e diverso dal solito, preparato con un impasto di qualità. Ma dove provare la vera pinsa?
Non è un’antica pizza romana, ma è nata decisamente a Roma. Infatti, in giro per la Capitale si trovano numerosi forni specializzati in pinsa, per un pranzo o una pausa gustosa. Ma la pinsa non si gusta solo a Roma: si può mangiare anche nelle altre regioni d’Italia e addirittura all’estero.
Chiudiamo gli occhi e immaginiamo di gustare questa prelibatezza con pomodoro fresco, mozzarella, un filo di olio e basilico… non solo il sapore, ma anche l’odore stimola un certo languorino.
C’è un’ottima notizia per chi non riesce a recarsi a Roma nell’immediato per assaggiare la pinsa… la base è venduta al supermercato!
Basta acquistare al supermercato le basi Pinsami per portare a casa un’autentica specialità romana. Dimentichiamo l’“olio di gomito”, perché non serve stendere o impastare, basta solo aprire la confezione e preriscaldare il forno.
A differenza della pizza romana, che è scrocchiarella, la pinsa è caratterizzata da una crosta croccante e l’interno morbido. Ma come prepararla?
Una volta comprata la base pronta, tutto quello che bisogna fare è toglierla dalla confezione, poggiarla sulla teglia, preriscaldare il forno e condirla come si preferisce. Vi diamo alcune idee in proposito, per provare questo prodotto autentico romano.
Per assaporare una pinsa dal gusto “vacanze romane” bastano pochi ingredienti: la mortadella (o, per essere più corretti, “mortazza”, come la chiamano nella Capitale) e il pesto di pistacchi.
I palati più golosi si lasciano conquistare dalla variante alla carbonara: guanciale croccante, crema di tuorlo d’uovo con pecorino, manciata di pepe… e sembra di essere al Colosseo.
La pinsa è un prodotto versatile, che non conosce limiti, perfetta anche per i vegetariani, soprattutto nella variante con scarola, uvetta, olive nere. O magari burrata e pomodorini confit. O persino con verdure grigliate, per ottenere un gusto più estivo, con melanzane, peperoni o zucchine.
Il pregio di una specialità che ci permette di sbizzarrirci, di creare con fantasia e creatività, e che si adatta ai nostri gusti con estrema facilità. Basta poco, quindi, per mangiare un’autentica pinsa romana. Persino nella comodità della propria casa.
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