La preparazione del caffè è un rituale che molti italiani considerano sacro. Ogni passaggio, dall’accurata scelta dei chicchi alla corretta impostazione della moka, è fondamentale per ottenere una tazza di caffè eccellente. Uno degli errori più comuni riguarda l’errata quantità di caffè da utilizzare, in particolare la formazione della cosiddetta “montagnella”. Ma cosa significa esattamente e perché è importante evitarla?
Cos’è la montagnella del caffè e quanto metterne nella moka
La “montagnella” si forma quando si inserisce nel filtro della moka una quantità eccessiva di caffè, creando una sorta di piccolo cono che sporge oltre il bordo del filtro stesso. Molti pensano che aggiungere più caffè possa rendere il loro drink più forte e aromatico, ma questo è un fraintendimento che può compromettere l’intero processo di estrazione. Secondo esperti del settore, la montagnella non solo ostacola il corretto passaggio dell’acqua tra i chicchi, ma crea anche un’estrazione irregolare.
Quando l’acqua calda attraversa il caffè, deve farlo in modo uniforme per garantire un’estrazione bilanciata degli aromi. Se la quantità di caffè nel filtro è eccessiva, l’acqua troverà difficoltà a passare attraverso i chicchi, causando un’estrazione irregolare. Questo porta a un caffè con sapori non equilibrati, spesso caratterizzato da note amare o da un retrogusto bruciato. Un caffè mal estratto non solo è poco gradevole al palato, ma può anche risultare dannoso per la salute se consumato regolarmente.

Ma quale dovrebbe essere la giusta quantità di caffè da utilizzare? Gli esperti suggeriscono di riempire il filtro fino al bordo, senza compattare il caffè. Questo permette all’acqua di fluire liberamente e di estrarre tutte le migliori caratteristiche del caffè. Un’ottima pratica è utilizzare circa 7-8 grammi di caffè per ogni tazza da 30 ml. In questo modo si garantisce un equilibrio perfetto tra aroma e sapore.
Altri segreti per un caffè perfetto
Oltre a evitare la montagnella, ci sono altri accorgimenti da seguire per ottenere un caffè perfetto. Primo fra tutti, è fondamentale riempire il serbatoio d’acqua fino al livello della valvola di sicurezza. È importante non superare questo livello per evitare perdite di pressione e garantire che l’acqua raggiunga la temperatura necessaria per una corretta estrazione. Inoltre, è consigliabile utilizzare una fiamma bassa durante la preparazione. Una fiamma eccessivamente alta può portare a un riscaldamento rapido, che brucia il caffè e ne altera il sapore.
Un altro suggerimento utile è quello di togliere la moka dal fuoco non appena si sente il primo sbuffo di vapore. Questo segnale indica che il caffè sta per iniziare a salire, e rimuoverla immediatamente evita che il caffè cuocia ulteriormente e sviluppi sentori sgradevoli.
La conservazione del caffè è un altro aspetto cruciale per mantenere la freschezza e l’aroma. È un errore comune pensare che il frigorifero sia il posto ideale per conservarlo. L’umidità e gli odori del frigo possono comprometterne la qualità. È meglio riporre i chicchi di caffè in un contenitore ermetico, lontano da fonti di calore e luce diretta. In questo modo, si preservano intatti gli oli essenziali e i composti aromatici.
Preparare un caffè di alta qualità richiede attenzione ai dettagli e una certa dose di pratica. Evitare la montagnella è solo uno dei primi passi per migliorare la propria esperienza di caffè. Conoscere le giuste tecniche di estrazione e conservazione può trasformare un semplice rito quotidiano in un vero e proprio momento di piacere.