Originario di Brescia e nato nel 1942, lui è sicuramente considerato un maestro indiscusso dell’alta pasticciera e ambasciatore della dolcezza italiana nel mondo. Nel corso degli anni, ha vinto più di 300 premi e riconoscimenti, e ha anche fondato l’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani (AMPI) e aperto la Pasticceria Veneto a Brescia. A rendere nota la sua pasticceria è soprattutto la precisione, la ricerca della perfezione, la capacità di innovare, tanto che è apparso in più occasioni anche in programmi tv come Masterchef Italia.
Cosa ha detto Iginio Massari
Il pasticciere si è recato negli ultimi giorni a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara, per le riprese della nuova stagione di Sweet Home, il programma che va in onda su Food Network e che è disponibile anche su Discovery+. Sul set lui ha bocciato uno dei prodotti tipici della cucina ferrarese, cioè il pampapato. Come scritto sul giornale Il Resto del Carlino, il programma vede la partecipazione di 60 pasticceri italiani e di certo non poteva mancare Massari, che si è presentato in veste di presidente dell’Associazione Apei (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana).

“La pasticceria dà un entusiasmo infinito, perché ogni giorno devi fare qualcosa di meglio”, ha detto lui quando si è concessa una pausa dalle riprese, e per l’occasione ha anche aggiunto un commento sulle specialità del territorio come la salama da sugo, la ricciola e il pampapato. “E’ una porcheria, è meglio che lo rivediate” – ha dichiarato a proposito di quest’ultimo dolce – “tradizione non vuole dire fare le cose vecchie. Siamo quello che mangiamo oggi. Il principio di base è la curiosità e a Ferrara evidentemente, come pasticceri, ci sono pochi curiosi. Tutte le ricette sono da rivedere, non si può restare ancorati alle ricette della storia di una volta”.
Per lui a salvarsi è invece la salama da sugo, che considera essere una delle poche cose che ha apprezzato. “Questa mattina ho mangiato una ricciola e direi che è proprio buona“, ha continuato lui. Il pampapato è invece un dolce natalizio tradizionale di Ferrara che si presenta come rotondo e che viene preparato con vari ingredienti: mandorle, nocciole, pinoli, frutta candita, spezie come cannella, noce moscata, un tocco di pepe, uvetta e tanto cioccolato fondente (sia nell’impasto sia nella glassatura). La ricetta viene tramandata anche in versione artigianale, anche se con leggere variazioni.