Lidl è tra le catene di supermercati più frequentate dagli italiani, soprattutto in una fase storica in cui le famiglie cercano di risparmiare senza rinunciare alla qualità. I numeri lo confermano: negli ultimi mesi, i punti vendita del marchio tedesco hanno registrato un incremento significativo, legato alla convenienza delle offerte e all’ampia varietà di prodotti disponibili. Dalla spesa alimentare ai beni per la casa, fino ai prodotti per la cura personale, l’azienda è riuscita a imporsi come prima scelta per milioni di consumatori.
Molti, però, si pongono ancora una domanda precisa: da dove arriva la carne che troviamo nei banchi frigo di Lidl? In apparenza, si potrebbe pensare a una filiera tedesca, coerente con le origini del gruppo. Ma la realtà è diversa. Le carni vendute nei supermercati italiani Lidl provengono quasi interamente da allevamenti e stabilimenti italiani, ad eccezione di alcune forniture specifiche, come il petto di pollo prodotto da Kemper, che arriva dalla Germania solo in determinati casi.
Lidl ha scelto di puntare su una filiera corta e tracciabile, valorizzando il Made in Italy e instaurando rapporti diretti con aziende locali, cooperative e macelli presenti sul territorio nazionale. Una strategia che consente non solo di ridurre i costi logistici, ma anche di garantire freschezza, sicurezza e controlli di qualità più serrati.
Lidl e la qualità nella grande distribuzione: cosa c’è dietro il successo
L’immagine dei discount è cambiata profondamente negli ultimi anni. Se un tempo venivano considerati una seconda scelta, oggi sono diventati luoghi in cui è possibile acquistare prodotti di qualità a prezzi inferiori rispetto alla media della grande distribuzione. Lidl è tra i protagonisti di questa trasformazione, spinta da una strategia che punta su offerte settimanali mirate e su un mix di prodotti italiani ed europei, adattati alle esigenze del mercato locale.
In Italia, la rete Lidl conta centinaia di punti vendita. Ogni settimana, attraverso il volantino promozionale, i clienti possono conoscere i prodotti in sconto, sia nel settore alimentare che in quello non alimentare: dagli articoli per la cucina agli utensili da giardinaggio, passando per cosmetici, prodotti per animali, accessori auto e attrezzi per il fai da te.

La presenza di carni fresche, controllate e prodotte sul territorio nazionale rappresenta un tassello fondamentale di questo equilibrio tra risparmio e qualità. Il marchio non rinuncia alla trasparenza e propone prodotti ben etichettati, spesso con certificazioni legate all’origine o alla sostenibilità.
Chi acquista carne da Lidl, in definitiva, porta a casa un prodotto che nasce in Italia, trattato secondo gli standard europei, ma con una filiera corta che riduce passaggi intermedi e migliora i controlli.
La filiera italiana dietro la carne Lidl: meno trasporto, più freschezza
Dietro la carne confezionata che troviamo nei banchi frigo Lidl, ci sono allevamenti e impianti di lavorazione italiani, situati in regioni come Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Molise e altre aree con forte tradizione agroalimentare. Questo consente al gruppo di mantenere alta la qualità del prodotto, evitando lunghi trasporti internazionali e abbattendo i tempi di stoccaggio.
La scelta di rifornirsi a livello locale ha anche un impatto ambientale: meno trasporto significa meno emissioni. Lidl, nel tempo, ha investito per rafforzare i legami con fornitori nazionali, selezionando realtà che rispettano requisiti precisi di sicurezza alimentare e che adottano metodi compatibili con la sostenibilità.
Chi si aspettava carne d’importazione tedesca dovrà ricredersi. In realtà, solo alcune partite di petto di pollo provengono da fornitori esterni, come Kemper, e solo per necessità specifiche. Per tutto il resto, la carne arriva dall’Italia, con tracciabilità riportata in etichetta e controlli previsti dalle autorità sanitarie.
Lidl non ha mai nascosto l’origine dei propri prodotti, ma il tema è spesso poco noto tra i consumatori. Eppure, in un periodo in cui la spesa è sempre più ragionata, conoscere la provenienza degli alimenti diventa un fattore decisivo. In questo, il colosso tedesco ha scelto di puntare non sulla bandiera d’origine, ma su ciò che garantisce concretezza e sicurezza al consumatore italiano.