Roma, con la sua storia millenaria e la sua cultura gastronomica ricca e variegata, offre ai visitatori una delle esperienze culinarie più entusiasmanti: il gelato. Da semplice dolce estivo a vero e proprio patrimonio culturale, il gelato romano si distingue per l’uso di ingredienti freschi e naturali, oltre che per le tecniche innovative adottate dai maestri gelatieri. La guida “Gelaterie d’Italia 2025” di Gambero Rosso ha selezionato ben sei gelaterie da Tre Coni, ognuna con una proposta unica e inconfondibile, che meritano di essere esplorate da chiunque desideri gustare il gelato più buono della capitale.
Le migliori gelaterie di Roma secondo Gambero Rosso
Iniziamo il nostro tour in Piazza Malatesta, dove si trova ‘Il Cannolo Siciliano’, un laboratorio di gelato fondato da Eugenio Morrone. Questo locale, recentemente rinnovato, offre una ventina di gusti che si alternano in carapine colorate, tutti realizzati con materie prime fresche e di alta qualità. Tra le proposte più apprezzate vi sono i gusti alla frutta, come il raffinato mandarino tardivo e l’intrigante limone e basilico, che catturano l’essenza della freschezza. Non meno interessanti sono le creme, con accostamenti audaci come le arachidi caramellate e il sale marino, o il classico gianduiotto romano, un must per gli amanti del cioccolato.
Spostandoci nel quartiere Trieste, troviamo ‘Fatamorgana’, una gelateria fondata da Maria Agnese Spagnuolo, che ha saputo costruire un’identità forte attorno a un gelato “a etichetta pulita”. Qui, tutti i gelati sono privi di additivi e coloranti, e molti sono senza glutine e lattosio, rendendo la proposta inclusiva per tutti. Fatamorgana è celebre per le sue combinazioni creative, dove gusti insoliti si uniscono in sinfonie di sapore. Tra i must da provare ci sono la crema Agnese, un omaggio alla tradizione, e il cioccolato al tabacco del Kentucky, un’esperienza sensoriale senza precedenti.

Nel cuore di Monteverde, ‘La Gourmandise’ rappresenta una vera gemma nascosta. Dario Benelli, il maestro gelatiere, reinterpreta la tradizione con uno stile unico, attingendo agli insegnamenti della pasticceria medievale per realizzare gusti originali come la crema al timo e limone e il sorbetto di marroni all’alloro. L’uso del latte di capra rende i gelati particolarmente leggeri e digeribili, esaltando i profili aromatici in un modo che pochi altri gelatieri riescono a fare.
Un’altra tappa imperdibile è ‘Otaleg!’, dove Marco Radicioni, pioniere del mantecatore verticale, ha creato un laboratorio a vista unico nel suo genere. Qui i gelati sono densi e compatti, con una varietà di gusti che spaziano dal mango al cacio e pepe, un’accoppiata audace che sorprende e delizia. Radicioni è noto per la sua meticolosa attenzione alla qualità e per l’uso oculato degli zuccheri, frutto del suo background nel mondo del fitness, il che si riflette in gelati meno dolci ma ricchi di gusto.
Andando verso Infernetto, incontriamo ‘Stefano Ferrara Gelateria’, un locale che punta costantemente sulla ricerca e sull’innovazione. Le creazioni come il GGIanduia e il Fior di Sale Rock sono particolarmente apprezzate, così come le specialità stagionali che includono gelato alla zucca e alle famose castagne del prete cotte al fumo. Anche qui l’attenzione per i clienti è palpabile, con opzioni per intolleranti, vegani e chi segue diete senza zucchero.
Infine, non possiamo dimenticare ‘Torcè’, una delle gelaterie più storiche di Roma, attiva da oltre vent’anni. Questa gelateria è considerata un punto di riferimento per gli amanti del gelato, grazie alla sua straordinaria varietà di gusti. Dalla classica nocciola d’Alba al rinomato pistacchio di Bronte, fino a sperimentazioni più audaci, qui c’è qualcosa per tutti i palati. La qualità delle materie prime e la passione dei gelatieri fanno di Torcè un luogo dove è difficile sbagliare.