Esplorare l’Italia significa anche lasciarsi guidare lontano dai luoghi noti, verso territori meno battuti dove il tempo sembra essersi fermato. Nel profondo della Puglia c’è un luogo che incarna tutto questo: Ceglie Messapica, un borgo dell’entroterra brindisino che custodisce una storia millenaria e una bellezza silenziosa, fatta di pietre bianche, sapori antichi e scorci che raccontano secoli di dominazioni e culture sovrapposte.
Il suo nome trae origine dai Messapi, popolazione preromana che abitò queste terre, lasciando impronte profonde nel paesaggio e nella cultura locale. Oggi, camminare per le vie del borgo è un viaggio tra influenze greche, romane, bizantine e normanne, stratificazioni storiche che si leggono nell’architettura, nelle chiese e nei palazzi che punteggiano il centro storico.
Un borgo tra colline e storia viva
Adagiata su un’altura nella parte meridionale delle Murge, Ceglie Messapica sorge su quella che viene chiamata la soglia messapica, un’area di transizione tra l’altopiano e la pianura salentina. Da qui lo sguardo abbraccia l’orizzonte e si perde in una distesa carsica che cambia colore a seconda della luce. Una posizione strategica che nei secoli ha fatto del borgo un punto d’incontro e di passaggio per eserciti, pellegrini e commercianti. Il centro storico, arroccato sulla sommità della collina, è un intreccio di vicoli in pietra, archi e corti interne, dove il bianco delle facciate calcaree risalta sotto il sole pugliese. Passeggiare per queste stradine è come seguire le orme di chi ha vissuto qui secoli fa: le case si stringono l’una all’altra, i portoni raccontano storie familiari, e a ogni angolo si aprono scorci che sembrano dipinti di silenzio.

Al centro della scena urbana spicca il Castello Ducale, costruito intorno a una torre normanna che ancora domina dall’alto. È uno dei simboli della città, visibile già da lontano, e rappresenta la testimonianza architettonica più imponente delle tante dominazioni subite. Poco distante, in piazza Plebiscito, si erge la Torre dell’Orologio, costruita in epoca più recente, che segna il tempo della vita quotidiana di un borgo che resta ancorato al suo passato.
Tra fede, arte e sapori di tradizione
A rendere Ceglie Messapica ancora più affascinante è la sua dimensione sacra e culturale. La Chiesa Matrice, dedicata a San Giovanni Battista, è uno dei luoghi più significativi. Edificata nel XII secolo in stile romanico-pugliese con influssi bizantini, racchiude al suo interno affreschi e opere d’arte che raccontano l’identità religiosa e sociale di un’intera comunità. Le navate silenziose e la luce che filtra dai vetri decorati rendono ogni visita un momento di raccoglimento.
Ma questo borgo non è solo pietra e fede: è anche profumo di cucina autentica, di pane cotto a legna, di pasta fatta in casa, di olio d’oliva che scende lento nei piatti e di vino corposo che racconta la terra. Sedersi in una trattoria del centro, magari a fine giornata, significa vivere la Puglia senza filtri, lasciandosi trasportare dai sapori semplici ma profondi di una tradizione contadina che non ha mai smesso di rinnovarsi.
Ceglie Messapica è una destinazione ideale per un viaggio d’autunno o una gita fuori porta, dove ogni angolo invita a rallentare, a osservare e ad ascoltare. E dove ogni pietra, ogni muro, ogni aroma sembra voler dire: “fermati qui, anche solo per un po’”.