Tra gli scaffali delle grandi catene italiane è scattato un nuovo richiamo alimentare, stavolta per uno degli ingredienti più usati nella cucina di ogni giorno: il pepe nero macinato. Le catene Coop, Il Gigante e Iper hanno comunicato il ritiro immediato del lotto LF4032BA del prodotto a marchio Ubena, dopo la scoperta di una quantità eccessiva di aflatossina B1, una micotossina ritenuta tossica e in alcuni casi cancerogena. La partita in questione riguarda il formato in vasetto mini di vetro da 22 grammi, con termine minimo di conservazione al 29 febbraio 2028.
Il ritiro precauzionale e la micotossina oltre i limiti
La decisione è arrivata a seguito di controlli interni nello stabilimento della Ubena Alimentari Srl, dove è emerso il superamento del limite massimo consentito dalla legge, fissato a 10 µg/kg per la aflatossina B1. Si tratta di una sostanza prodotta da funghi del genere Aspergillus, che può svilupparsi in condizioni di conservazione sfavorevoli su spezie, cereali e frutta secca.

Pur trattandosi di un quantitativo limitato, le aflatossine sono pericolose per la salute, specialmente in caso di esposizione prolungata. La presenza oltre soglia ha fatto scattare l’immediato blocco della distribuzione, la rimozione dagli scaffali e l’attivazione di tutte le procedure di sicurezza previste dalla normativa vigente.
Il Ministero della Salute e le catene di distribuzione hanno confermato che il ritiro è precauzionale, ma essenziale per evitare qualsiasi rischio per i consumatori. Tutti i punti vendita interessati sono stati informati tempestivamente per garantire la massima efficacia dell’intervento.
Cosa fare se si è acquistato il lotto segnalato
I consumatori che hanno acquistato il vasetto da 22g con numero di lotto LF4032BA sono invitati a non utilizzarlo e a riportarlo nel punto vendita dove è stato comprato. È possibile ottenere un rimborso completo o la sostituzione del prodotto, anche senza scontrino. L’importante è verificare con attenzione il numero del lotto e la data di scadenza, indicati sull’etichetta.
Nel frattempo, Coop, Il Gigante e Iper hanno confermato di aver rimosso tutte le unità coinvolte e dichiarano di aver intensificato i controlli per evitare episodi simili. L’intervento è stato reso pubblico anche attraverso la piattaforma de Il Fatto Alimentare, che dal 1° gennaio 2025 ha registrato 107 richiami riguardanti 317 prodotti.
Il caso del pepe nero Ubena mostra ancora una volta quanto sia fondamentale il monitoraggio costante della filiera alimentare, anche per prodotti non deperibili. Le aflatossine rappresentano un pericolo silenzioso, e la loro presenza in spezie comuni conferma la necessità di una vigilanza continua per garantire sicurezza e trasparenza ai consumatori.