Sta facendo il giro del web la strategia usata da una cameriera americana per ricevere mance fuori dal comune. Il suo video, postato su Instagram, ha superato in poche ore migliaia di visualizzazioni e condivisioni. Il motivo? Una frase semplice, ma efficace, capace di toccare la sensibilità dei clienti. Mentre molti pensano che per ottenere una mancia servano solo cortesia e rapidità, lei ha dimostrato che può bastare una battuta azzeccata detta al momento giusto. E centinaia di camerieri nel mondo stanno provando a fare lo stesso.
Il trucco della cameriera di Los Angeles che sta facendo scuola
La protagonista del video si chiama Deirdre Dwyer e lavora a Los Angeles, in un locale frequentato spesso da famiglie con bambini. Il momento che ha fatto scattare l’idea è arrivato per caso. Una sera, servendo un tavolo dove alcuni bambini avevano lasciato una scena piuttosto disordinata, i genitori si sono scusati per l’accaduto. Invece di rispondere con la solita frase educata — “Non si preoccupi, ci penso io” — ha deciso di cambiare approccio. Ha risposto con naturalezza: “Ho anch’io dei bambini piccoli a casa.”

Da quel momento, ha raccontato, si è creata una sorta di connessione immediata con i clienti. La coppia ha iniziato a parlarle, a sorridere, e al termine della cena le ha lasciato una mancia molto più generosa del solito. L’esperimento è diventato una piccola routine per lei: “Ho detto la stessa frase per tutto il giorno, e ogni volta ha funzionato,” ha spiegato. Il risultato? Una giornata di lavoro con mance triplicate rispetto al normale.
Il segreto non sta solo nella frase, ma nel messaggio implicito: empatizzare, far sentire chi hai davanti compreso, riconosciuto. Non è una bugia — la cameriera è davvero madre — ma è l’averlo fatto notare nel momento giusto a trasformare un’interazione banale in qualcosa di umano.
Perché funziona? Un meccanismo psicologico semplice ma potente
Nel settore della ristorazione, ricevere mance alte è spesso legato a fattori che vanno ben oltre il servizio impeccabile. Gli studi nel campo della psicologia sociale confermano che le persone sono più inclini a ricompensare chi suscita empatia. La strategia di Deirdre sfrutta proprio questo: una frase che rompe le barriere cliente-cameriere e attiva un meccanismo di proiezione emotiva.
Dire “ho anch’io dei bambini piccoli” non è solo un modo per mostrarsi comprensiva verso il disordine: è un modo per dire “sono come voi”, per creare un ponte emotivo. In quell’istante, la cameriera non è più una figura neutra del servizio, ma una madre che capisce, una persona reale con cui si può entrare in sintonia.
Il successo del video ha spinto centinaia di camerieri a provare la stessa tattica. Alcuni l’hanno adattata alla propria esperienza, altri ne hanno inventate di simili. Il punto resta uno: non si tratta di recitare un copione, ma di trovare il modo giusto per entrare in contatto umano con chi è seduto al tavolo. In un’epoca dove l’automazione avanza anche nella ristorazione, questa piccola lezione ci ricorda che la relazione umana, quando autentica, ha ancora un valore concreto. Anche economico.