Il Ministero della Salute ha reso noto un richiamo precauzionale che interessa tre lotti di miele aromatizzato a marchio Mielness Ambrosoli, prodotti nello stabilimento di Uggiate con Ronago, in provincia di Como. La segnalazione riguarda il rischio di presenza di proteine del latte non indicate in etichetta, una condizione che può rappresentare un pericolo concreto per le persone allergiche. L’avviso, diffuso anche dal produttore G.B. Ambrosoli Spa, invita i consumatori sensibili a non consumare i vasetti coinvolti e a riportarli al punto vendita. L’episodio si inserisce in un quadro di controlli costanti che, solo nei primi sette mesi del 2025, hanno già portato a oltre cento richiami di prodotti alimentari sul mercato italiano.
I dettagli dei lotti interessati dal richiamo
Secondo quanto comunicato dal Ministero, i prodotti coinvolti sono due varianti di Mielness Miele & Cannella e una di Mielness Miele allo Zenzero. Il primo lotto di miele e cannella, identificato con il codice C1212, ha come data di scadenza il 31 dicembre 2027 ed è venduto in vasetti da 180 grammi. Il secondo lotto della stessa tipologia, D0611, riporta come termine minimo di conservazione il 30 giugno 2028. Il terzo prodotto riguarda invece la variante al gusto zenzero, lotto C1015, con scadenza 31 ottobre 2027. Tutti sono realizzati dal medesimo produttore, nello stesso stabilimento lombardo.

L’allerta è rivolta esclusivamente ai soggetti allergici alle proteine del latte. Per chi non soffre di questa allergia, i vasetti non rappresentano un rischio diretto per la salute. Per ridurre eventuali pericoli, le autorità raccomandano la restituzione immediata dei prodotti acquistati con i lotti indicati. Gli esercenti sono tenuti a ritirare le confezioni presenti sugli scaffali e a fornire assistenza ai clienti che riportano il miele incriminato.
Le raccomandazioni agli acquirenti e il contesto dei controlli
Il Ministero sottolinea che il richiamo ha un carattere puramente precauzionale ma si rende necessario per tutelare le categorie più esposte. I consumatori allergici devono evitare il consumo anche in minima quantità, poiché la reazione alle proteine del latte può manifestarsi con sintomi rapidi e potenzialmente gravi. Chi ha acquistato il prodotto e presenta i requisiti dell’allerta può recarsi al punto vendita per ottenere la sostituzione o il rimborso, come previsto dalla normativa vigente.
Dal 1° gennaio 2025, i dati ufficiali riportano 147 richiami alimentari in Italia, per un totale di 371 prodotti di marche differenti coinvolti. Si tratta di un’azione di controllo capillare che riguarda tanto i marchi più noti quanto i produttori locali. Gli avvisi sono consultabili sul portale del Ministero e sui canali di informazione dedicati alla sicurezza alimentare, con aggiornamenti costanti che permettono ai cittadini di verificare eventuali rischi prima del consumo. In questo caso, l’intervento rapido ha consentito di segnalare in tempi utili il problema e ridurre la possibilità che il miele arrivi sulle tavole di chi potrebbe subire conseguenze allergiche.