Le merendine confezionate continuano a occupare un ruolo centrale nella colazione e negli spuntini quotidiani, soprattutto tra i più giovani. Ma cosa contengono davvero? E quali sono le più affidabili dal punto di vista nutrizionale? Nel 2023, Altroconsumo ha realizzato un’indagine approfondita su un ampio campione di merendine vendute nei supermercati italiani. Il test ha preso in esame valori nutrizionali, ingredienti e etichette di oltre 30 prodotti, rilevando dati che invitano a riflettere.
I risultati mostrano un quadro tutt’altro che positivo: nessuna merendina ha ottenuto un giudizio di alta qualità. Soltanto una ha raggiunto una valutazione media, mentre la maggior parte si colloca nella fascia bassa. A determinare il punteggio non è solo l’apporto calorico, ma anche la presenza di fibre, la quantità di zuccheri e grassi saturi, e la trasparenza dell’etichettatura. L’obiettivo è aiutare i consumatori a scegliere con maggiore consapevolezza, soprattutto in un contesto in cui l’etichetta può spesso risultare poco chiara o fuorviante.
La classifica Altroconsumo: pochi prodotti oltre la soglia accettabile
Il prodotto che ha ottenuto il punteggio più alto (53 su 100) è il Tortino senza glutine Esselunga Equilibrio, preparato con grano saraceno, mais e riso. Segue a breve distanza il plumcake biologico Esselunga e quello integrale a marchio Coop, entrambi con 49 punti. La maggior parte degli altri snack si attesta tra i 44 e i 46 punti. Tra i più noti marchi, Mulino Bianco e Kinder ottengono punteggi simili a quelli dei prodotti da discount o private label, con valori spesso inferiori ai 45 punti.

I parametri utilizzati da Altroconsumo includono:
Qualità degli ingredienti: tipo di farina, presenza di olio di palma, aromi artificiali o conservanti.
Profilo nutrizionale: calorie, contenuto di grassi saturi, zuccheri e fibre per porzione.
Etichettatura: chiarezza, leggibilità e completezza delle informazioni fornite al consumatore.
Caratteristiche aggiuntive: assenza di glutine, presenza di farine integrali o riduzione degli zuccheri.
Un aspetto interessante è che i prodotti definiti “più equilibrati” non sono necessariamente quelli più noti. Le merendine che hanno raggiunto i punteggi migliori sono quelle realizzate con ingredienti semplici, minor contenuto di zuccheri e una composizione più trasparente, seppur senza eccellere in tutte le voci.
Cosa significa davvero “scelta consapevole” al supermercato
L’obiettivo dell’indagine non è quello di demonizzare le merendine, ma di fornire strumenti concreti per leggere le etichette con maggiore attenzione. Alcuni prodotti, pur presentandosi come light, integrali o “per bambini”, nascondono quantità significative di grassi saturi o zuccheri aggiunti. La varietà dei marchi in commercio e la differenza tra promesse di marketing e reale composizione rendono difficile orientarsi.
Secondo Altroconsumo, il problema principale è la qualità complessiva della categoria. La maggior parte delle merendine confezionate analizzate non soddisfa standard elevati: spesso hanno un profilo nutrizionale sbilanciato e ingredienti di bassa qualità. La scelta più corretta, quindi, resta quella di limitarne il consumo e preferire opzioni che combinano ingredienti semplici e informazioni trasparenti.
Per chi non vuole rinunciare alla praticità del prodotto confezionato, la classifica può rappresentare una guida utile. Ma resta sempre valido il principio di moderazione: anche una merendina con un punteggio discreto non può sostituire una colazione completa ed equilibrata.