Le merendine confezionate riempiono le corsie dei supermercati e, spesso, anche le dispense degli italiani. Comode, dolci, colorate, fanno gola a grandi e piccoli, anche se i nutrizionisti continuano a mettere in guardia contro il loro consumo regolare. Dietro a un’apparenza innocente si nascondono zuccheri in eccesso, grassi saturi e ingredienti ultraprocessati. A febbraio 2023, Altroconsumo, una delle principali associazioni italiane a difesa dei consumatori, ha deciso di condurre un’indagine dettagliata per valutare la qualità reale delle merendine in commercio.
Sono stati presi in esame prodotti venduti nei principali supermercati e discount italiani, sia marchi noti che private label. Ogni merendina è stata analizzata secondo criteri precisi e ripetibili, in modo da stilare una classifica di merito. Il risultato? Una lunga lista che offre spunti importanti per capire cosa mettiamo davvero nel carrello ogni settimana.
I criteri dell’analisi: etichetta, ingredienti e valori nutrizionali
Lo studio ha seguito un approccio rigoroso, partendo dai valori nutrizionali, in particolare calorie, grassi saturi, zuccheri e contenuto di fibre. Questi elementi sono fondamentali per valutare l’equilibrio complessivo di un alimento destinato spesso alla colazione o alla merenda dei bambini.
Un secondo criterio ha riguardato la qualità degli ingredienti: tipo di farine utilizzate, presenza o meno di olio di palma, uso di burro o olio di colza, e presenza di aromi, additivi e conservanti. Altroconsumo ha posto attenzione anche all’etichettatura: chiarezza delle informazioni, trasparenza e facilità di comprensione per il consumatore.

Infine, sono state considerate le caratteristiche nutrizionali aggiuntive, come l’eventuale presenza di farine integrali, l’assenza di glutine o la riduzione di zuccheri. In totale, ogni prodotto ha ricevuto un punteggio che ha permesso di costruire la classifica complessiva, dalla merendina più equilibrata a quella meno convincente.
La classifica completa: le migliori e le peggiori merendine secondo Altroconsumo
Il primo posto è occupato da una sorpresa: il tortino Equilibrio senza glutine di Esselunga, a base di grano saraceno, mais e riso, che ha ottenuto un punteggio di 53. A pari merito, ma con una composizione diversa, si piazzano i plumcake Bio Esselunga e i plumcake integrali Coop, con 49 punti ciascuno.
Tra i marchi più noti, si segnalano i Pan Goccioli e i Flauti al cioccolato di Mulino Bianco, che raggiungono 48 punti. Poco sotto, restano nella media i classici Buondì Motta, i plumcake allo yogurt e le Camille Ricche di fibre, tutti attorno ai 46 punti.
Nel gruppo centrale si posizionano prodotti di Eurospin, Kinder, Conad, Bahlsen, Misura e Lidl, che oscillano tra i 44 e i 43 punti. In fondo alla classifica, con valori inferiori ma comunque diffusi nelle abitudini alimentari di molti italiani, si trovano i plumcake integrali e i trancini al cacao, con 43 punti. Nessun prodotto è stato escluso, ma i dati invitano a un’attenzione più consapevole su cosa si consuma abitualmente.
Altroconsumo non ha voluto criminalizzare il prodotto in sé, ma informare correttamente i cittadini: una merendina ogni tanto non rappresenta un problema, ma la frequenza e la qualità degli ingredienti fanno la differenza. Sapere quali prodotti sono più equilibrati e quali meno può aiutare a fare scelte migliori, senza rinunciare del tutto al gusto.