Con l’arrivo dell’estate e temperature che toccano picchi sempre più alti, la scelta del sistema giusto per rinfrescare casa diventa cruciale. Non basta più aprire le finestre: il caldo spesso entra e non esce più. Ma è meglio affidarsi a un ventilatore, puntare su un condizionatore o valutare un’alternativa come il raffrescatore evaporativo? I dispositivi sono molto diversi per consumo, efficacia e costi. Vale la pena capire bene quali sono i pro e i contro prima di acquistarli.
Consumi e prestazioni: i veri numeri di ventilatori e condizionatori
Il ventilatore è il più semplice da gestire. Non raffredda l’aria, ma la fa circolare, creando una sensazione di sollievo immediato grazie al sudore che evapora dalla pelle. I consumi sono bassissimi, tra 30 e 60 watt all’ora, e i costi di acquisto contenuti – si trovano modelli efficaci già con 20-30 euro. Non c’è bisogno d’installazione, né manutenzione. E non usa gas. Ma non cambia la temperatura dell’ambiente: se fa caldo, sposterà solo aria calda.

Il condizionatore, invece, riesce a raffreddare davvero l’ambiente. Funziona con un circuito chiuso che aspira aria calda e la restituisce fredda. Il comfort è superiore, ma anche il consumo: dai 700 ai 2000 watt all’ora per i modelli portatili, con punte ben più alte nei sistemi fissi. I costi variano molto, ma un impianto multisplit può arrivare anche a 10.000 euro. A fine stagione, la bolletta può salire anche di 200 euro o più. Da considerare anche l’impatto ambientale: i gas refrigeranti non sono innocui e i condizionatori, specie in città, aumentano il calore esterno, contribuendo all’effetto isola di calore.
Raffrescatore evaporativo: un’alternativa a metà strada
Chi non vuole spendere troppo, ma nemmeno accontentarsi di aria mossa, può puntare sul raffrescatore evaporativo. Funziona in modo semplice: l’aria calda passa attraverso un filtro bagnato e si raffredda leggermente. Nessun gas, solo acqua e corrente. L’effetto non è quello di un condizionatore, ma è più efficace di un ventilatore. In ambienti secchi può abbassare la temperatura anche di qualche grado. Nei luoghi umidi, invece, perde molta efficacia.
Il consumo resta basso, e i prezzi variano: da 50 fino a 500 euro, in base a potenza e capienza. Un buon compromesso per chi vuole qualcosa in più del ventilatore, ma non può installare un climatizzatore o non vuole sostenerne i costi. Va comunque ricordato che richiede acqua nel serbatoio e un po’ di attenzione per la pulizia dei filtri.
In definitiva, la scelta dipende dalle condizioni della casa: un appartamento ben isolato, con tende esterne e infissi a tenuta, può bastare un ventilatore. In una mansarda esposta al sole, serve altro. Ma per chi cerca una soluzione sostenibile, il raffrescatore può sorprendere. E a volte basta anche oscurare le finestre o isolare il tetto per cambiare tutto.