Capita spesso, aprendo un uovo, di trovare un piccolo punto rosso nel tuorlo. In tanti si chiedono cosa sia, se si tratti di un difetto, o addirittura di un segno che l’uovo conteneva un pulcino in via di sviluppo. Il dubbio viene quasi istintivo, soprattutto quando ci si imbatte in quel colore acceso che spicca nella parte gialla. Ma non è un’anomalia pericolosa, né un’indicazione che l’uovo vada buttato.
La formazione del punto rosso ha un’origine del tutto naturale. È causata dalla rottura di un capillare all’interno dell’ovario della gallina nel momento in cui l’uovo si forma. Può capitare occasionalmente, anche in uova freschissime e provenienti da allevamenti controllati. Il sangue si deposita parzialmente nel tuorlo, lasciando quella piccola macchia visibile che spesso preoccupa chi la nota per la prima volta.
Quando il punto rosso è normale e quando non lo è
Non tutte le uova lo presentano. La comparsa di quel segno rossastro dipende da caratteristiche genetiche della gallina e da alcune condizioni fisiologiche che si verificano durante la deposizione. Non è collegata a infezioni o a problemi di salute dell’animale. In sostanza, se vedi quel segno, non c’è bisogno di buttare l’uovo: puoi utilizzarlo senza rischi.

Il punto diventa eventualmente un problema solo se è accompagnato da altri segnali evidenti di deterioramento. Se aprendo l’uovo si avverte un odore sgradevole, forte o sulfureo, allora non si tratta più di un prodotto sicuro. Lo stesso vale per i casi in cui il tuorlo appare rotto, troppo liquido o appiattito, oppure se l’albume è completamente acquoso. Un altro indizio da osservare è il guscio: eventuali crepe, spaccature o muffa sono segnali da non ignorare.
In questi casi, il colore del puntino diventa irrilevante, perché è l’insieme degli altri elementi a dirci che l’uovo è da scartare. Ma se il guscio è integro, l’odore è neutro e la consistenza del tuorlo è compatta, anche la presenza del puntino rosso non rappresenta alcun problema.
Come verificare la freschezza delle uova prima di cucinarle
Quando si ha un dubbio sulla freschezza di un uovo, esiste un metodo casalingo molto semplice e affidabile: il test dell’acqua. Basta prendere un bicchiere alto, riempirlo e immergere delicatamente l’uovo al suo interno. Se resta sul fondo in orizzontale, è freschissimo. Se tende a sollevarsi con un’estremità verso l’alto, ha già qualche giorno ma può essere ancora consumato. Se invece galleggia, è meglio non rischiare e buttarlo via.
Questo fenomeno si spiega con l’ingresso dell’aria attraverso il guscio poroso: più l’uovo invecchia, più aria contiene, ed è proprio questa a farlo salire verso la superficie. Questo semplice test può essere fatto ogni volta prima di cucinare, specialmente se le uova sono prossime alla scadenza o se la data non è più visibile.
Nel complesso, il puntino rosso nel tuorlo non deve destare preoccupazione. Fa parte del ciclo naturale di produzione dell’uovo e non incide sulla sicurezza del prodotto. Basta osservare con attenzione tutti gli altri aspetti – aspetto, odore, consistenza – per decidere con serenità se usarlo o meno.