Nel dibattito quotidiano sulle pratiche di igiene in cucina, emerge una verità sorprendente che ribalta molte convinzioni consolidate: il tagliere più sicuro non è quello in plastica, ma quello in legno.
A confermare questa tesi è il professor Matteo Bassetti, noto infettivologo italiano, che commenta uno studio recente condotto dalla University of Wisconsin e pubblicato sul Journal of Food Protection, il quale evidenzia le proprietà antibatteriche naturali del legno.
Il legno come materiale antibatterico naturale
Per anni, la plastica è stata considerata il materiale più igienico per i taglieri, grazie alla sua superficie liscia e alla facilità di pulizia. Tuttavia, la ricerca americana smentisce questo assunto: entro appena tre minuti dal contatto con agenti contaminanti, un tagliere in legno è in grado di eliminare fino al 99% dei batteri presenti sulla superficie. Questo risultato sorprendente sottolinea l’efficacia del legno, un materiale antico che deve la sua capacità antimicrobica sia alla struttura porosa sia alla presenza di composti naturali in grado di ostacolare la proliferazione batterica.
Secondo il professor Bassetti, la superficie porosa del legno svolge un’azione igienizzante, favorendo l’assorbimento e la neutralizzazione dei microrganismi. Al contrario, la plastica, pur apparendo più facile da igienizzare, si deteriora con l’uso, formando microfessure in cui i batteri possono annidarsi e proliferare. Questi piccoli solchi diventano quindi un ambiente favorevole alla crescita microbica, rendendo la plastica un potenziale veicolo di contaminazione alimentare.

Questa nuova evidenza scientifica invita a un ritorno alle pratiche tradizionali, da sempre valorizzate per la loro efficacia, ma spesso messe in secondo piano dall’innovazione tecnologica. Il tagliere in legno, simbolo delle cucine di un tempo, si conferma oggi come una scelta più sicura e igienica rispetto alla plastica, smentendo decenni di pregiudizi. Il professor Bassetti sottolinea però come la sicurezza in cucina non dipenda soltanto dal materiale del tagliere, ma anche da un corretto utilizzo: è fondamentale lavare con cura il tagliere dopo ogni impiego, lasciarlo asciugare completamente e sostituirlo quando mostra segni di usura eccessiva.
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Questi accorgimenti sono imprescindibili per evitare rischi di contaminazione e garantire la sicurezza alimentare. La scoperta scientifica rappresenta quindi un invito a rivalutare le scelte quotidiane, dimostrando che la modernità non sempre coincide con la miglior soluzione e che, talvolta, le antiche tradizioni nascondono una saggezza che la scienza moderna riconosce e valorizza. Tra le fibre di un semplice tagliere in legno si cela, infatti, una naturale capacità di protezione che rende questo materiale un alleato prezioso nelle nostre cucine.