Tra il lavoro, la famiglia, lo studio e il caldo, cucinare ogni giorno può trasformarsi in un impegno difficile da gestire. Proprio per questo motivo sempre più persone scelgono il meal prep, dall’inglese meal preparation, cioè la preparazione in anticipo dei pasti. La tecnica non solo semplifica la gestione della cucina, ma consente anche di mantenere un’alimentazione varia e bilanciata senza ricorrere a soluzioni veloci e poco salutari.
Il concetto è semplice: si pianificano i pasti della settimana e si cuociono in anticipo gli alimenti principali, che verranno poi combinati e assemblati al momento del consumo. Questo approccio è utile anche per chi porta con sé la cosiddetta “schiscetta” o pranzo al sacco, perché permette di avere sempre piatti pronti da riscaldare o consumare freddi.
I primi due giorni: riso e verdure per pasti completi
Il primo giorno del piano prevede la preparazione del riso. Se ne lessano due porzioni: la metà viene utilizzata per farcire dei peperoni da cuocere in forno, arricchiti con formaggio e prosciutto o, in alternativa, con piselli. I peperoni vengono adagiati su carta forno e, accanto a loro, si possono cuocere delle carote, che serviranno successivamente.

Per il secondo giorno, il riso rimasto viene condito proprio con le carote cotte, a cui si possono aggiungere feta e pinoli. In questo modo si ottiene un piatto nutriente, bilanciato e pronto in pochi minuti, senza dover ripartire da zero ogni volta. L’idea di cucinare un alimento base come il riso e utilizzarlo in due preparazioni diverse rappresenta uno degli aspetti più pratici del meal prep: meno tempo in cucina, ma più varietà nei piatti serviti a tavola.
Dal terzo al quinto giorno: cous cous, legumi e piatti veloci
Il terzo giorno si passa alla preparazione di un’altra base versatile: il cous cous. L’acqua salata bollita viene in parte usata per cuocerlo per assorbimento, mentre il resto serve a lessare patate tagliate a cubetti e fagiolini. In contemporanea si prepara una crema di fagioli rossi insaporita con spezie e sale.
Con queste preparazioni si ottengono i piatti per tre giorni:
Terzo giorno: cous cous condito con metà della crema di fagioli e verdure a piacere.
Quarto giorno: insalata di patate e fagiolini arricchita con tonno, pomodorini e basilico fresco.
Quinto giorno: piadina con la crema di fagioli rimasta, farcita con rucola e peperone crudo a cubetti.
Anche in questo caso gli ingredienti preparati in anticipo permettono di avere tre piatti diversi, ciascuno equilibrato e facilmente trasportabile. Il vantaggio è evidente: un’ora di cucina si traduce in cinque pasti pronti, da alternare durante la settimana senza rinunciare alla varietà e al gusto.
Il meal prep si rivela quindi una strategia pratica per gestire le giornate più impegnative, ridurre gli sprechi e mantenere il controllo delle porzioni. Una soluzione che, sempre più spesso, viene adottata da chi desidera conciliare una vita frenetica con un’alimentazione sana e bilanciata.