Il risotto ai fichi è una preparazione che unisce semplicità e originalità. I fichi freschi, dolci e succosi, vengono tagliati a spicchi e lasciati cuocere insieme al riso Carnaroli, allo scalogno tritato e all’olio extravergine di oliva. La mantecatura finale con robiola e una spolverata di parmigiano grattugiato regala un piatto cremoso, profumato e dall’aroma inconfondibile. Si tratta di una ricetta stagionale che trova il suo momento migliore tra luglio e settembre, quando i fichi raggiungono la piena maturazione e sprigionano tutta la loro naturale dolcezza. È un primo perfetto per un pranzo domenicale in famiglia, ma anche per una cena elegante con ospiti, dove può diventare il protagonista del menu grazie al suo equilibrio tra sapidità e note fruttate.
Il segreto di un risotto cremoso e delicato
La base del risotto ai fichi non si discosta dalle regole tradizionali: occorre preparare un buon brodo vegetale, da mantenere sempre caldo, e un soffritto leggero di scalogno con un filo di olio extravergine. Dopo aver appassito l’ortaggio, si unisce una parte dei fichi tagliati a spicchi e un mestolo di brodo, lasciandoli cuocere fino a ottenere una salsa vellutata. È a questo punto che si aggiunge il riso Carnaroli, varietà ideale per i risotti perché mantiene bene la cottura e rilascia amido in modo graduale, garantendo una consistenza “all’onda”. Dopo la tostatura, il riso viene portato a cottura con il brodo aggiunto poco alla volta. Servono circa venti minuti, durante i quali la preparazione va seguita con attenzione e mescolata con costanza.

Negli ultimi cinque minuti entrano in gioco i fichi rimasti e la robiola, che regala cremosità e rotondità al gusto. Una volta mantecato, il piatto si completa con il parmigiano grattugiato e con qualche spicchio fresco di fico lasciato da parte, da sistemare sopra al momento di servire. Il risultato è un risotto dal sapore raffinato, che gioca sul contrasto tra il dolce dei fichi e la nota sapida dei formaggi, perfetto per sorprendere i commensali.
Varianti e consigli per servire il risotto ai fichi
Questa ricetta nasce come piatto vegetariano, ma può essere arricchita con un tocco più deciso. Chi desidera un gusto più intenso può aggiungere speck affumicato tagliato a listerelle o pancetta croccante, ingredienti che si sposano bene con la dolcezza della frutta. In alternativa, per una versione ancora più elegante, si possono abbinare formaggi erborinati come il gorgonzola dolce, che accentuano la cremosità del risotto e creano un contrasto sorprendente. Il risotto ai fichi si presta anche a essere servito come portata principale di una cena autunnale, accompagnato da un bicchiere di vino bianco aromatico o da uno spumante brut, in grado di bilanciare la dolcezza naturale del piatto.
Un consiglio utile riguarda i tempi: il risotto va preparato e servito immediatamente, quando la consistenza è cremosa e il profumo intenso. Lasciarlo riposare troppo a lungo rischia di renderlo asciutto e meno piacevole al palato. Infine, non dimenticare l’aspetto estetico: decorare i piatti con qualche spicchio di fico fresco aggiunge colore, eleganza e un richiamo diretto all’ingrediente protagonista. Così anche una ricetta semplice diventa una portata capace di stupire.