Un rotolo di pasta fillo, sottile come carta, che avvolge un ripieno morbido e saporito a base di ricotta e feta, fino a formare una spirale compatta da cuocere al forno. È la Tyropita Strifti, una preparazione della tradizione greca che unisce ingredienti poveri e tecnica manuale. Il nome stesso racconta la ricetta: “tyri” vuol dire formaggio, “pita” torta, e “strifti” indica la forma arrotolata. Originaria delle regioni centrali della Grecia, la Tyropita si prepara in molte varianti, ma la versione arrotolata è una delle più scenografiche e diffuse. Si realizza con pochi passaggi, non presenta difficoltà tecniche elevate ed è perfetta per pranzi leggeri, antipasti o buffet. La sua forza sta nella consistenza croccante della fillo e nella farcia saporita che si scioglie al primo morso.
La preparazione passo passo: dalla crema di formaggi alla spirale in teglia
Per realizzare una Tyropita Strifti adatta a 4-6 persone, si parte dalla farcia. Si scolano 250 grammi di ricotta vaccina, setacciandola per eliminare l’acqua in eccesso. Si aggiungono 250 grammi di feta sbriciolata, due uova intere, un pizzico di sale, pepe e, se gradita, della menta fresca tritata. Il composto va lavorato fino a ottenere una crema compatta e omogenea. La menta, tipica della versione greca più profumata, può essere omessa se il gusto è troppo forte.

La pasta fillo, molto sottile e delicata, va maneggiata con attenzione. Si stende un primo foglio con il lato lungo rivolto verso di sé, si spennella di olio extravergine d’oliva, poi si sovrappongono altri due fogli nello stesso modo, sempre spennellati. L’impasto va distribuito lungo il bordo inferiore, lasciando liberi i margini. Una volta farcito, si arrotola il tutto fino a formare un salsicciotto compatto. Il rotolo viene poi avvolto su sé stesso, formando una spirale che va adagiata in una teglia rotonda da 22 cm, precedentemente unta con burro spray. Si procede con un secondo rotolo, che andrà a completare la spirale chiudendosi al centro.
Prima della cottura, la superficie viene spennellata con altro olio, per favorire la doratura. La Tyropita va infornata a 180°C per circa 40 minuti, o comunque fino a quando risulta ben dorata e croccante. Dopo pochi minuti di riposo fuori dal forno, la spirale può essere tagliata a fette e servita.
Consigli, varianti e ingredienti alternativi per personalizzare la ricetta
Come molte ricette della tradizione, anche la Tyropita si presta a diverse varianti locali. In alcune versioni al posto della ricotta viene usato l’anthotyro, un formaggio greco a pasta semidura prodotto con latte ovino o caprino. Può essere dolce o salato, simile alla nostra ricotta salata o, nei casi più freschi, al primosale. La presenza della feta resta comunque l’elemento base e non va omessa, poiché garantisce sapore e consistenza al ripieno.
La ricotta vaccina è la scelta più delicata, ma chi desidera un gusto più deciso può optare per quella di pecora. L’aggiunta della menta serve a dare un tocco aromatico in più, tipico delle versioni più fresche, ma può essere omessa o sostituita con prezzemolo o erbe secche.
Per quanto riguarda la pasta fillo, spesso difficile da lavorare se troppo secca o vecchia, è importante spennellare ogni strato con olio o burro per evitare che si rompa durante la formazione della spirale. Il burro spray consente di ungere in modo uniforme la teglia e di dare una maggiore croccantezza alla superficie.
Questa torta salata si presta a essere preparata in anticipo e scaldata al momento. Può essere servita calda, tiepida o a temperatura ambiente, rendendola perfetta anche per picnic o pranzi all’aperto. La sua semplicità la rende ideale da proporre anche ai più piccoli, con un ripieno morbido ma saporito.