Gli spaghetti alla Gennaro sono molto più di un semplice piatto della tradizione culinaria napoletana; rappresentano anche un legame affettivo con Totò, il celebre attore e comico italiano.
Questo piatto, semplice e ricco di sapore, ha conquistato il cuore di molti, proprio come il grande Totò ha fatto con le sue interpretazioni indimenticabili. La ricetta, tramandata dalla figlia Liliana, offre uno spaccato della cucina napoletana e delle tradizioni familiari che la accompagnano.
Un piatto preferito da Totò: gli spaghetti alla Gennaro
Preparare gli spaghetti alla Gennaro è un’operazione rapida: bastano circa 20 minuti per servire una pietanza gustosa e appagante. La preparazione richiede pochi ingredienti, ma è fondamentale seguire alcune regole per esaltare il sapore di questo piatto. Una delle accortezze più importanti è quella di non esagerare con gli aromi, per non compromettere la digeribilità del piatto. La semplicità è la chiave, ogni ingrediente deve avere la possibilità di brillare da solo. Uno degli elementi distintivi degli spaghetti alla Gennaro è l’uso del pane raffermo, un ingrediente onorato in molte cucine italiane e mai sprecato.
Questo approccio al cibo, che valorizza il recupero degli avanzi, è radicato nella cultura gastronomica napoletana, dove il rispetto per gli ingredienti è fondamentale. Il pane, in questo caso, viene utilizzato per creare una sorta di “crosticina” croccante che aggiunge una consistenza unica al piatto. Oltre al pane, gli ingredienti principali comprendono spaghetti, aglio, alici sott’olio e origano. Ogni elemento ha una sua funzione e contribuisce a creare un equilibrio di sapori che rende questo piatto così amato. Le alici, ad esempio, apportano una sapidità che si sposa perfettamente con l’aglio e l’origano, rendendo ogni boccone un’esperienza gustativa memorabile.
La fama degli spaghetti alla Gennaro è cresciuta nel tempo, ma è stato Totò a renderli un piatto iconico. In una delle sue celebri scene del film “Miseria e nobiltà”, l’attore immerge le mani in una pentola di spaghetti, esprimendo con il suo inconfondibile stile il piacere di gustare questo piatto. La figlia Liliana, nel suo libro “Fegato qua, fegato là, fegato fritto e baccalà”, racconta come gli spaghetti alla Gennaro fossero uno dei piatti preferiti dal padre, un dettaglio che rende la ricetta ancora più affascinante.

La cucina di Totò non era solo una questione di nutrimento, ma un vero e proprio atto d’amore. Le sue parole, “Si dice che l’appetito viene mangiando, ma secondo me viene di più a stare digiuni”, riassumono il suo approccio alla vita e al cibo. Questo piatto, semplice e genuino, incarna perfettamente il legame tra la gastronomia e le emozioni, un tema ricorrente nel cinema di Totò. Passiamo ora alla preparazione di questo piatto del cuore. Gli ingredienti necessari sono: 360 g di spaghetti, 3-4 fette di pane raffermo, 5 alici sott’olio di alta qualità, 2 spicchi di aglio, un rametto di origano fresco, olio extravergine d’oliva e sale.
La prima fase consiste nel mettere a bollire un tegame di acqua salata. Mentre la pasta cuoce, si prepara il condimento. In una padella antiaderente, si fa dorare uno spicchio d’aglio in camicia con un filo d’olio e si tosta il pane fino a ottenere una croccantezza perfetta. In un’altra padella, si sciolgono le alici con un pizzico di origano secco. Una volta cotta la pasta, si unisce al condimento di alici e si amalgama bene, aggiungendo un po’ d’acqua di cottura se necessario. Infine, si impiatta e si spolvera con il pane croccante, pronto per essere servito. Questo piatto non è solo un semplice primo, ma una celebrazione della cultura napoletana, della sua storia e delle sue tradizioni culinarie, un modo per onorare il grande Totò e il suo amore per la buona cucina.