È ormai un appuntamento fisso del venerdì quello con Daniele Persegani, cuoco emiliano noto per la sua capacità di trasformare i ricordi in ricette dal sapore autentico. La scorsa settimana aveva portato in tavola un risotto in omaggio ad Antonella Clerici, mentre questa volta ha scelto un piatto che appartiene alla tradizione più popolare: le polpette al sugo, dedicate a una telespettatrice. Un piatto che richiama la cucina di famiglia, i pranzi domenicali, i profumi che riempiono la cucina già dal mattino.
La ricetta tradizionale tra ricordi ed emozioni
Le polpette preparate da Persegani nascono da ingredienti semplici ma fondamentali per ottenere il risultato desiderato. In una ciotola strofinata con uno spicchio d’aglio vengono uniti 500 g di carne macinata mista, 2 patate lesse schiacciate, un uovo intero, 30 g di formaggio grattugiato e prezzemolo tritato. Un impasto che deve risultare omogeneo, morbido e ben amalgamato, pronto per essere modellato. La scelta di aggiungere le patate non è casuale: conferiscono all’impasto una consistenza soffice e aiutano a trattenere l’umidità durante la cottura. Una volta formate le polpette, leggermente schiacciate, il cuoco propone due varianti. La prima è quella classica, con la frittura in olio caldo e profondo, che dona una crosticina dorata e croccante. La seconda, più leggera, è la cottura in friggitrice ad aria. Esiste anche una terza possibilità, ovvero inserirle direttamente crude nel sugo, lasciandole cuocere lentamente per assorbire il condimento e rimanere morbide.

Il sugo, preparato in un tegame a parte, è la cornice perfetta di questo piatto. Il soffritto di sedano, carota e cipolla insaporito con un filo generoso di olio diventa la base su cui viene versata la passata di pomodoro. Dopo qualche minuto di cottura, le polpette già dorate vengono immerse nel condimento e lasciate cuocere per circa mezz’ora. Il risultato è un piatto dal sapore pieno, che combina la morbidezza delle polpette con la freschezza della salsa di pomodoro. Non è un caso che Persegani abbia scelto questa ricetta per raccontare un ricordo. Le polpette al sugo sono uno dei piatti simbolo della cucina italiana casalinga. Ogni famiglia ha la sua versione, con piccole varianti tramandate di generazione in generazione. Prepararle in diretta tv significa evocare quell’atmosfera di convivialità che appartiene alla memoria collettiva.
Un piatto che unisce memoria e territorio
Il gesto di dedicare le polpette a una telespettatrice non è solo un omaggio affettuoso, ma anche il segno di come la cucina possa trasformarsi in racconto. In Emilia come nel resto d’Italia, le polpette rappresentano la capacità di non sprecare nulla, di usare ingredienti semplici per creare piatti che sanno di casa. Il sugo stesso, con la sua cottura lenta e il profumo che si diffonde in cucina, è parte integrante di un rituale che scandisce il tempo familiare. Nelle parole e nei gesti di Persegani emerge il legame con la tradizione, ma anche la voglia di trasmettere un messaggio: cucinare non significa solo nutrirsi, ma ricordare e condividere.
La scelta di proporre le polpette al sugo in televisione, davanti a un pubblico che segue con attenzione ogni passaggio, è un modo per rafforzare questo legame. Chi guarda da casa non assiste soltanto a una lezione di cucina, ma viene coinvolto in una narrazione fatta di sapori, ricordi e gesti quotidiani. Le polpette preparate da Persegani si collocano così in un ideale ponte tra passato e presente. Da un lato c’è la tradizione contadina, fatta di ingredienti poveri ma saporiti; dall’altro la possibilità di reinterpretare il piatto con strumenti moderni come la friggitrice ad aria. In entrambi i casi, ciò che conta è il risultato: un piatto che scalda la tavola e che difficilmente lascia indifferenti.