Stamattina avevo voglia di qualcosa che sapesse di autunno, di forno acceso e mani impolverate di farina. Quei momenti in cui la cucina profuma di buono e il tempo sembra rallentare. Così mi è tornato in mente il pangiallo romano, quel dolce che mia nonna preparava solo in questo periodo, quando le giornate diventano più corte e ci si coccola con qualcosa di dorato e profumato.
La prima volta che l’ho fatto da sola temevo fosse complicato troppa frutta secca, troppi passaggi, troppe ore di lievitazione. Invece, sorpresa delle sorprese, è uno di quei dolci che ti fanno sentire un po’ maga, quando dal forno esce quella cupola dorata e profumatissima. Il segreto? Lo zafferano, che tinge tutto d’oro e profuma la casa come un piccolo rito d’autunno.
Ricetta pangiallo romano dorato come il sole d’ottobre
Il pangiallo romano è un dolce rustico e antico, ma anche incredibilmente moderno nel suo modo di essere “naturale”: niente burro, niente latte, solo olio extravergine d’oliva, frutta secca e miele. È senza lattosio, vegetariano e pieno di energia buona perfetto per le colazioni del weekend o da portare in montagna, tagliato a fette spesse. E poi, diciamolo:,è impossibile resistere a quel profumo di cannella e agrumi canditi che ti abbraccia al primo morso.

Ingredienti
- Farina 00 210 g
- Lievito di birra fresco 20 g
- Zucchero 160 g
- Arancia candita 60 g
- Cedro candito 60 g
- Pinoli 60 g
- Noci 60 Ma
- Mandorle 110 g
- Nocciole 110 g
- Uva sultanina 160 g
- Cannella in polvere 1 cucchiaino
- Olio extravergine d’oliva 60 ml
- Albumi 2
- Acqua 310 ml
Per la pastella dorata
- Zafferano 2 bustine
- Acqua 40 ml
- Olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio
- Farina 00 1 cucchiaio
Preparazione
- Metti l’uva sultanina a mollo in acqua tiepida per circa mezz’ora, poi strizzala bene.
- Sciogli il lievito di birra in poca acqua tiepida.
- In una ciotola grande unisci farina, zucchero e cannella.
- Versa il lievito sciolto e inizia a impastare, poi aggiungi l’olio d’oliva.
- A parte mescola la frutta secca, pinoli, noci, mandorle, nocciole, con i canditi e gli albumi.
- Unisci tutto all’impasto e lavora fino a ottenere una massa compatta.
- Forma due pagnotte, adagiale su una teglia con carta forno, coprile e lasciale riposare per 12 ore nel forno spento.
- Mescola acqua, farina, olio e zafferano fino a ottenere una pastella.
- Spennella generosamente le pagnotte fino a ricoprirle.
- Inforna a 170 gradi per circa 40-45 minuti.
Il pangiallo romano si conserva benissimo anche per 1 settimana, avvolto in un panno o sotto una campana di vetro, e se vuoi dargli un tocco personale, prova ad aggiungere gocce di cioccolato fondente, oppure un pizzico di pepe nero per una nota speziata più decisa.

