Un cambiamento storico si profila nel settore della grande distribuzione organizzata in Italia con l’annuncio dell’uscita dal mercato italiano di Carrefour, colosso francese della distribuzione.
La decisione, confermata da fonti vicine all’azienda, apre scenari di grande interesse per il futuro della rete di supermercati italiana.
L’addio di Carrefour e la ricerca di nuovi acquirenti
Secondo le ultime informazioni, Carrefour ha incaricato la banca d’affari Rothschild di individuare potenziali compratori per la sua intera rete italiana, che comprende circa 1.200 punti vendita, di cui 980 in franchising, e coinvolge circa 18.000 lavoratori tra diretti e indiretti. Questa mossa potrebbe segnare un punto di svolta per il mercato della distribuzione in Italia, dato l’impatto significativo che Carrefour ha avuto fino ad ora. Nonostante l’Italia rappresenti dal 2024 il quinto mercato mondiale per fatturato di Carrefour, posizionandosi dopo Francia, Brasile, Spagna e Belgio, il gruppo francese ha definito il nostro Paese come “non strategico”.
Questa etichetta, dal punto di vista aziendale, si traduce in una decisione drastica quale la dismissione delle attività o la vendita della rete. Fonti riferiscono che sono già giunte manifestazioni di interesse da parte di grandi operatori, sia nazionali che internazionali. Tra questi spicca la possibile entrata di Mercadona, gigante spagnolo della distribuzione che da tempo monitora con attenzione il mercato italiano e potrebbe rappresentare il principale candidato all’acquisizione.
I dati finanziari di Carrefour Italia giustificano la scelta del gruppo francese: tra il 2019 e il 2023, la società ha accumulato perdite per quasi 900 milioni di euro. Nel solo 2023, il fatturato è sceso del 4,8%, passando da 3,9 a 3,7 miliardi di euro. Questo trend negativo ha rafforzato la posizione di Carrefour nel considerare la vendita come soluzione prioritaria. L’ipotesi più probabile è quella di una cessione in blocco a un unico compratore, ma vista la vastità dell’operazione, non si esclude un piano alternativo che preveda la vendita frazionata della rete.

Tale opzione potrebbe prevedere la distribuzione dei punti vendita per aree geografiche o per tipologia di negozio (ipermercati, supermercati, negozi di prossimità). In questo contesto, si stanno facendo avanti diversi gruppi italiani, tra cui Esselunga, Conad, Végé e Selex, così come catene tedesche come Lidl e Aldi, pronte a sfruttare l’occasione per ampliare la propria presenza sul territorio nazionale. L’uscita di Carrefour dal mercato italiano non rappresenterebbe semplicemente un cambio di insegna, ma potrebbe comportare un vero e proprio ridisegno del panorama distributivo nazionale.
La sostituzione della rete di supermercati potrebbe determinare una ristrutturazione significativa, con potenziali effetti su concorrenza, offerta commerciale e occupazione. Il possibile ingresso di Mercadona, in particolare, potrebbe portare un modello di business differente, noto per la forte attenzione alla qualità e ai prezzi competitivi, che potrebbe rivoluzionare le abitudini di acquisto dei consumatori italiani.
Parallelamente, la frammentazione della rete tra più operatori potrebbe favorire una maggiore specializzazione territoriale e una diversificazione dell’offerta, ma anche una competizione più intensa tra le catene, con possibili benefici per i clienti in termini di scelta e prezzi. Il mercato della distribuzione italiana si prepara quindi a una fase di grandi trasformazioni, mentre gli attori coinvolti valutano le opportunità di crescita e sviluppo in un contesto sempre più competitivo e dinamico.