L’estate è sinonimo di mare, relax e divertimento, ma spesso al termine di una giornata in spiaggia ci si trova a fare i conti con un senso di fame intensa e una stanchezza insolita.
Perché succede? Quali sono le cause fisiologiche dietro questa sensazione e come possiamo contrastare questi effetti? Il dottor Simone Gabrielli, biologo nutrizionista, offre una spiegazione scientifica e suggerimenti utili per gestire al meglio queste situazioni.
Perché il mare ci fa sentire più affamati?
Quando ci esponiamo al sole, la temperatura corporea aumenta e il nostro organismo attiva una serie di meccanismi per mantenere l’equilibrio termico. Tra questi, la sudorazione copiosa e un’accelerazione del battito cardiaco giocano un ruolo cruciale, in quanto richiedono un maggior dispendio energetico. Inoltre, il respiro si fa più rapido per favorire il raffreddamento interno. Questo consumo energetico spiega perché, anche se non abbiamo svolto un’attività sportiva intensa in senso tradizionale, ci sentiamo comunque affamati.
Un ulteriore fattore è rappresentato dal movimento continuo sulla spiaggia: camminare sulla sabbia, entrare e uscire dall’acqua, partecipare a giochi all’aperto sono tutte attività fisiche che, seppur percepite come svago, comportano un dispendio calorico non indifferente. Il corpo, quindi, richiede un apporto di energia aggiuntivo per rigenerarsi, manifestando così una maggiore fame.
Oltre alla fame, la stanchezza è un’altra risposta fisiologica comune dopo una giornata al mare. Il motivo principale risiede nella vasodilatazione indotta dal caldo: il sole provoca un abbassamento della pressione arteriosa, favorendo una sensazione di debolezza, pesantezza e, in alcuni casi, anche capogiri lievi. Inoltre, l’esposizione solare comporta una significativa perdita di sali minerali essenziali come magnesio e potassio, indispensabili per il corretto funzionamento muscolare e nervoso. La perdita di acqua dovuta alla sudorazione e la stimolazione della serotonina – l’ormone che regola il rilassamento e il benessere mentale – contribuiscono a intensificare il senso di affaticamento.

Dunque, il mare non è solo fonte di piacere, ma anche di un maggior dispendio energetico e chimico per l’organismo. Per mantenere l’energia e ridurre la sensazione di fatica durante le giornate al mare, è fondamentale adottare alcune strategie di alimentazione e idratazione consapevoli. La prima regola è restare sempre ben idratati, non solo bevendo acqua in quantità adeguata, ma anche assumendo frutta fresca e verdure di stagione, ricche di acqua, vitamine e sali minerali. Questi alimenti aiutano a reintegrare i nutrienti persi con il sudore e a prevenire i cali di pressione.
Al contrario, è consigliabile limitare il consumo di bevande gassate, zuccherate, alcolici e caffè, che possono aggravare la disidratazione e interferire con l’equilibrio idro-salino. Un’alimentazione leggera e bilanciata, associata a un’adeguata protezione solare e a pause all’ombra, rappresenta la miglior difesa contro la fame esagerata e la stanchezza post-mare.
In definitiva, il fenomeno della fame e della fatica dopo una giornata in spiaggia nasce da un complesso insieme di fattori fisiologici, tra cui l’aumento del metabolismo per il raffreddamento, l’attività fisica non percepita e la perdita di minerali. Conoscere questi meccanismi e adottare accorgimenti semplici ma efficaci può migliorare significativamente la nostra esperienza estiva, permettendoci di godere appieno del relax e del benessere che solo il mare sa offrire.