Non ci saranno le macchine volanti, ma ci stiamo avvicinando alla fantascienza come la sognavamo negli anni ’80. Questo è il turno dello scanner facciale, che abbiamo visto dozzine di volte nei film, utilizzato come chiave per aprire i portelloni delle astronavi, mediante un laser che mappa le fattezze dell’individuo, che sono uniche proprio come le impronte digitali.
Niente viaggi interstellari però, in Cina questo tipo di tecnologia è stata testata in un ristorante della catena Kentucky Fried Chicken per pagare il pollo fritto. Da qualche parte bisognerà pur cominciare, no?
Smile you’re on camera
Il metodo di pagamento si chiama Smile to Pay ed è stato lanciato lo scorso settembre in partnership con Alipay, una piattaforma mobile di pagamento molto usata in Cina.
In soldoni, in due secondi di numero, una camera 3D scansiona la faccia del cliente, grazie a un algoritmo a prova di frode e tramite il riconoscimento, viene emesso il pagamento.
Per adesso, la seconda forma di riconoscimento richiesta è il numero di telefono del cliente, ma speriamo presto di poter fare la spesa in modo veloce e di pagare solo grazie al nostro sorriso, in due secondi, così da velocizzare le immense file alle casse.
Il KFC cinese è stato uno tra i primi brand ad essere affascinato da questa tecnologia, ancora prima del nuovo iPhone 8 della Apple che ha inserito tra le sue funzioni principali proprio quella dello scanner facciale al posto del riconoscimento dell’impronta.
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