Spesso presenti in buffet e tra gli antipasti dei ristoranti, le chele di granchio sono un alimento che promette gusto e sapore di mare, ma la realtà che si cela dietro la loro composizione è ben diversa da quanto si possa immaginare.
Scopriamo insieme cosa contengono davvero queste preparazioni surgelate, da dove provengono e perché è importante riflettere prima di inserirle nel proprio menù.
Cosa c’è davvero dentro le chele di granchio
Le chele di granchio che si trovano comunemente nei reparti surgelati dei supermercati sono spesso un prodotto industriale altamente lavorato, molto lontano dal vero granchio. Questi alimenti rientrano nella categoria dei prodotti “ready to eat” (pronti da consumare), che richiedono una semplice cottura in forno o una breve frittura. A prima vista sembrano polpette di carne di granchio bianca e succosa, ma in realtà sono composte quasi esclusivamente da surimi, una pasta ottenuta dalla lavorazione di scarti ittici, in particolare merluzzo o nasello. Il surimi viene frullato fino a diventare una pasta omogenea, a cui vengono aggiunti amidi, addensanti, aromi artificiali, zuccheri, sale e coloranti per ricreare il sapore e l’aspetto della carne di granchio.
Il risultato è un prodotto modellato in stampi che riproducono la forma della chela, spesso arricchito da un bastoncino di legno per simulare la presenza di un “osso” interno. Questa tecnica conferisce alle chele un aspetto realistico, ma la loro composizione è molto distante da quella del crostaceo autentico. Dal punto di vista nutrizionale, le chele di granchio surgelate presentano diversi svantaggi. Questi prodotti sono ricchi di additivi, conservanti ed esaltatori di sapidità, elementi spesso controindicati in una dieta sana ed equilibrata. Inoltre, sono poveri di nutrienti autentici del granchio e contengono un elevato quantitativo di sodio, fattore da considerare per chi deve controllare l’assunzione di sale.
Al contrario, la polpa di granchio vera è un alimento pregiato e nutrizionalmente molto valido, ricco di acidi grassi essenziali, proteine di alta qualità, selenio, vitamine del gruppo B, fosforo, calcio e omega-3. Questi nutrienti sono fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo e contribuiscono a una dieta bilanciata. Tuttavia, le chele di granchio surgelate presenti nei supermercati non mantengono queste caratteristiche e non rappresentano una fonte significativa di nutrienti marini.

È importante prestare molta attenzione alle etichette dei prodotti. Le vere chele di granchio fresche sono disponibili in pescherie specializzate o nei reparti surgelati di alta qualità e presentano un costo più elevato rispetto alle imitazioni a base di surimi. Sebbene più costose, garantiscono un sapore autentico e un contenuto proteico e nutrizionale superiore, offrendo benefici reali.
Per chi desidera gustare il sapore del mare senza rinunciare alla qualità, è preferibile optare per prodotti ittici freschi come polpo, calamari, gamberi o mazzancolle. Per i consumatori vegani o vegetariani, esistono alternative come il tofu aromatizzato al sapore di mare, che rappresentano una scelta più sana e nutriente rispetto alle chele di granchio industriali. Conoscere la composizione e l’origine delle chele di granchio è fondamentale per fare scelte consapevoli e salutari al supermercato o al ristorante.