L’aglio (Allium sativum), noto fin dall’antichità per le sue molteplici proprietà benefiche, continua a essere un ingrediente fondamentale non solo in cucina, ma anche nella medicina naturale. Le sue virtù antibatteriche, antiossidanti e immunostimolanti lo rendono un alleato prezioso contro numerosi disturbi, dal miglioramento della circolazione al rafforzamento delle difese immunitarie, fino alla prevenzione di patologie renali e intestinali.
Tuttavia, molti consumatori ignorano che il modo in cui si taglia e si prepara l’aglio può influenzare significativamente l’efficacia dei suoi benefici. Esiste infatti un errore comune che rischia di vanificare l’attivazione di una delle sue sostanze più importanti: l’allicina.
Benefici comprovati dell’aglio e come utilizzarlo al meglio
L’allicina è il principio attivo responsabile di molti dei vantaggi salutari dell’aglio. Questo composto si forma quando le cellule dell’aglio vengono danneggiate, ad esempio tagliando o schiacciando gli spicchi, ma è indispensabile che l’allicina venga esposta all’aria per attivarsi completamente.
Il principale errore da evitare è utilizzare l’aglio subito dopo averlo sbucciato o tagliato, come spesso accade sia in cucina domestica sia nelle preparazioni professionali. L’allicina ha bisogno di alcuni minuti di esposizione all’ossigeno per svilupparsi appieno.
Per trarre il massimo vantaggio dall’aglio, è quindi consigliabile lasciarlo riposare per almeno 5-10 minuti all’aria dopo averlo affettato o schiacciato. Inoltre, affettare finemente lo spicchio aiuta a esporre più superficie all’ossigeno, facilitando così la formazione dell’allicina.

L’aglio non è solo un comune insaporitore: le sue proprietà vanno ben oltre il sapore. Tra i benefici più riconosciuti e studiati troviamo:
- Fluidificazione del sangue e riduzione del colesterolo LDL, con effetti benefici per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
- Proprietà antibatteriche e antimicotiche che aiutano a contrastare infezioni comuni.
- Potente azione antiossidante, che contribuisce a rallentare l’invecchiamento cellulare e a proteggere le cellule dai danni ossidativi.
- Effetto depurativo su reni e vescica, con un ruolo nella prevenzione di patologie urinarie.
- Miglioramento del tono venoso e della salute del sistema circolatorio.
- Promozione del corretto funzionamento intestinale.
- Alleviamento di mal di testa e stati di irritabilità.
- Rafforzamento del sistema immunitario, rendendolo un rimedio naturale contro raffreddori e malanni stagionali.
La presenza di allicina attiva è quindi fondamentale per ottenere questi risultati, e la modalità di preparazione dell’aglio è un aspetto cruciale per valorizzarli.
Conservazione ottimale per preservare le proprietà
Per mantenere intatte le proprietà benefiche dell’aglio nel tempo, è importante seguire alcune semplici regole di conservazione. La testa d’aglio intera va conservata in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce, come una dispensa o un ripostiglio, preferibilmente all’interno di un sacchetto di carta che ne assorba l’umidità.
Una volta aperto, l’aglio può essere conservato anche già sbucciato e tritato: una soluzione pratica è quella di porzionarlo in stampi per cubetti di ghiaccio e congelarlo. Così fatto, può durare fino a tre mesi senza perdere le sue caratteristiche nutritive e organolettiche.
In alternativa, per un uso più immediato, l’aglio tritato può essere mantenuto in un contenitore ermetico con coperchio in acciaio e conservato in dispensa fino a una settimana. Seguire questi accorgimenti in cucina permette di sfruttare al meglio le proprietà dell’aglio, combinando tradizione e scienza per un benessere quotidiano.