La maionese, spesso considerata una semplice salsa fatta di olio e uovo, nasconde in realtà una composizione molto più complessa, soprattutto nella versione industriale. La nutrizionista Angy Bro ci guida attraverso gli ingredienti di questo condimento molto amato ma spesso sottovalutato, spiegando perché un consumo abituale possa avere effetti negativi sulla salute.
La ricetta tradizionale della maionese prevede pochi ingredienti base: tuorlo d’uovo, olio (preferibilmente extravergine d’oliva), e un agente acidificante come succo di limone o aceto. Tuttavia, quella che troviamo comunemente nei supermercati è un prodotto ultra-processato che si discosta nettamente dalla preparazione casalinga.
Secondo la dottoressa Angy Bro, una confezione tipica di maionese industriale contiene circa il 70% di olio di semi di girasole, un olio ricco di grassi omega-6 che, se consumati in eccesso, possono favorire processi infiammatori cronici nel corpo. Oltre all’olio, tra gli ingredienti figurano acqua, aceto di vino bianco, tuorlo d’uovo pastorizzato, sale, amido modificato, gomma di xantano (un addensante e stabilizzante), succo di limone concentrato e aromi artificiali.
Questi additivi vengono aggiunti per migliorare la consistenza e garantire un sapore uniforme, ma rappresentano una netta lontananza dalla ricetta originale fatta in casa. La presenza di elementi come amido modificato e gomma di xantano è tipica dei prodotti ultra-processati, i quali possono avere un impatto negativo sulla salute se assunti regolarmente.
Rischi per la salute legati al consumo frequente
La nutrizionista mette in guardia sull’uso quotidiano di maionese industriale, evidenziando come il suo elevato contenuto di grassi raffinati e additivi possa contribuire a diversi problemi di salute.

Un consumo abituale può infatti causare:
- aumento di peso, dovuto all’alto contenuto calorico e di grassi poco salutari;
- incremento del rischio cardiovascolare, per via degli effetti pro-infiammatori degli omega-6;
- ritenzione idrica e ipertensione, legate al sale e ad altri additivi;
- infiammazione generale, che può compromettere il benessere a lungo termine.
L’olio di semi di girasole, in particolare se raffinato e lavorato ad alte temperature, si ossida facilmente, generando sostanze che favoriscono lo stress ossidativo e l’infiammazione cronica.
La maionese nella tradizione culinaria e nelle alternative
La maionese ha origini antiche, probabilmente risalenti alla cucina francese e spagnola del XVIII secolo, dove veniva preparata con ingredienti freschi e naturali. La salsa base è un’emulsione stabile di olio e tuorlo d’uovo, con l’aggiunta di succo di limone o aceto per esaltare il sapore e facilitare la stabilità della miscela.
Oggi esistono numerose varianti, dalla maionese all’olio d’oliva, alla salsa aioli (con aglio), fino alla salsa tartara o alla salsa tonnata, che aggiungono ulteriori ingredienti per arricchirne il gusto. Nella cucina casalinga, si preferisce spesso preparare la maionese fresca, evitando additivi e scegliendo oli più salutari come quello extravergine di oliva.
Un’alternativa per chi desidera evitare i rischi legati al prodotto industriale è proprio la preparazione fatta in casa, che consente di controllare la qualità degli ingredienti e di limitare l’uso di additivi.
Inoltre, la maionese ha anche impieghi non alimentari: per esempio, viene utilizzata come impacco per capelli secchi, grazie alle proprietà nutrienti del tuorlo e dell’olio.
La consapevolezza degli ingredienti e dei rischi associati al consumo frequente di maionese industriale è fondamentale per fare scelte alimentari più sane e informate, soprattutto in un’epoca in cui i prodotti ultra-processati sono sempre più diffusi.