Ci sono classifiche che non si limitano a premiare, ma raccontano storie di passione, identità e trasformazione che attraversano generazioni e territori italiani. Nel cuore pulsante di Roma, Roscioli Salumeria con Cucina conquista il primo posto nella guida 50 Top Italy 2026 dedicata alle trattorie e bistrò moderni.
Il riconoscimento celebra la dedizione dei fratelli Roscioli, custodi di una tradizione gastronomica che affonda le radici nella storia della capitale. Da quattro generazioni, il locale rappresenta un punto fermo per chi cerca autenticità, qualità delle materie prime e attenzione verso il cliente.
La migliore trattoria d’Italia
Secondo gli ispettori della guida, l’accoglienza e la cura dei dettagli sono elementi fondamentali che hanno fatto la differenza nella valutazione. Il Lazio domina la classifica con sette locali premiati, seguito da Campania, Emilia-Romagna e Puglia, ciascuna con cinque insegne di eccellenza.

Il salto in avanti dei Roscioli è significativo, dal quarto posto dello scorso anno, sono balzati in cima alla graduatoria nazionale. Al secondo posto si piazza Antica Osteria del Mirasole, a San Giovanni in Persiceto, gestita da Anna Caretti e Franco Cimini con grande maestria.
Il terzo gradino del podio è occupato da Abraxas Osteria di Pozzuoli, dove Vanna e Nando Salemme continuano a incantare con la loro cucina. Segue Trattoria Da Burde a Firenze, condotta dai fratelli Andrea e Paolo Gori, che mantengono salda la tradizione toscana con passione e rigore.
Sora Maria e Arcangelo, da Olevano Romano, scende al quinto posto rispetto al terzo dell’anno precedente, ma resta tra le insegne più amate. Nonostante i cambiamenti ai vertici, molte trattorie storiche continuano a presidiare le posizioni alte, segno di solidità e continuità nel tempo.
La presenza di locali come Mimì alla Ferrovia e La Brinca dimostra che l’evoluzione non cancella le radici, ma le valorizza con nuove energie. Le prime dieci posizioni della classifica confermano un panorama gastronomico ricco, variegato e profondamente legato alle identità regionali.
Secondo i curatori Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, le trattorie italiane non conoscono crisi, ma anzi vivono una nuova vitalità. La clientela cresce, così come la qualità dell’offerta, grazie a un ricambio generazionale che porta freschezza e nuove prospettive.
Il costo medio di un pasto è aumentato, complice il rincaro delle materie prime e dei costi di gestione, inclusi quelli energetici. Nonostante ciò, la trattoria resta un punto di riferimento per chi cerca autenticità, convivialità e un legame profondo con il territorio.