Le intossicazioni alimentari rappresentano un pericolo che non riguarda esclusivamente i cibi di origine animale, ma anche molti prodotti vegetali, spesso sottovalutati.
Questo è il messaggio chiave della campagna Safe2Eat promossa dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) in collaborazione con il Ministero della Salute. L’iniziativa intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulle corrette pratiche da adottare durante la preparazione e la conservazione delle verdure, per ridurre il rischio di contaminazioni che possono avere conseguenze gravi per la salute.
Pericoli nascosti nelle verdure e nei prodotti freschi
Secondo i dati più recenti, le verdure a foglia verde, gli ortaggi a bulbo e a stelo come cipolle e asparagi, ma anche pomodori, meloni, legumi freschi, semi germogliati e frutti di bosco, possono essere veicolo di contaminazioni batteriche e virali. In particolare, i pomodorini sono stati identificati come la principale fonte di infezione per i 232 casi di salmonellosi registrati in Europa tra il 2021 e il 2024. Inoltre, rucola e spinaci freschi hanno causato circa 200 casi di infezione, mentre i semi germogliati sono stati responsabili di 500 episodi di intossicazione verificatisi tra gennaio 2023 e gennaio 2025.
In Italia, dove la tradizione delle conserve fatte in casa è molto radicata, il rischio è particolarmente elevato. Il nostro paese si colloca infatti tra quelli con il più alto tasso di botulismo, una malattia neuro-paralitica causata da tossine prodotte da specifici microrganismi che possono proliferare in assenza di adeguate condizioni di conservazione. La campagna Safe2Eat ribadisce alcune semplici ma fondamentali precauzioni da osservare durante la preparazione degli alimenti:
- Pulizia accurata delle verdure: è indispensabile immergere le verdure in acqua pulita e lavarle con cura, prestando particolare attenzione alle mani, che devono essere lavate prima e dopo la manipolazione degli alimenti.
- Igiene di utensili e superfici: taglieri e coltelli devono essere lavati scrupolosamente dopo ogni utilizzo e non devono essere impiegati per preparare cibi diversi senza una corretta sanificazione, per evitare contaminazioni crociate.
- Separazione tra cibi crudi e cotti: mantenere distinte le aree e gli utensili utilizzati per alimenti crudi e quelli destinati a cibi cotti è fondamentale per prevenire il trasferimento di agenti patogeni.
- Conservazione a temperature adeguate: gli alimenti deperibili devono essere conservati in frigorifero a temperature inferiori a 4°C, per rallentare la proliferazione batterica.
Questi accorgimenti rappresentano un vero e proprio scudo contro le intossicazioni alimentari, soprattutto se applicati con costanza e attenzione. La diffusione di malattie come la salmonellosi e il botulismo può essere drasticamente ridotta seguendo poche regole che salvaguardano la salute.

L’attenzione verso la sicurezza alimentare non può prescindere da una corretta informazione rivolta ai consumatori, in particolare a chi si dedica alla preparazione di conserve e piatti fatti in casa. La collaborazione tra istituzioni europee e nazionali si rivela cruciale per diffondere conoscenze aggiornate e linee guida pratiche.
L’EFSA, attraverso la piattaforma Safe2Eat disponibile su efsa.europa.eu/it/safe2eat, offre risorse accessibili e dettagliate per imparare a gestire correttamente gli alimenti, riducendo drasticamente i rischi per la salute pubblica. La consapevolezza e l’adozione di comportamenti corretti rappresentano quindi la prima linea di difesa contro le contaminazioni e le intossicazioni alimentari.