In via della Frezza, a pochi passi da piazza del Popolo, Claudio Amendola ha aperto il suo nuovo ristorante. Il nome scelto per il locale è “Frezza”, un omaggio alla strada che lo ospita e insieme un gioco d’identità con le radici dell’attore, romano e romanista, cresciuto nel cuore della città. Amendola, volto noto del cinema e della televisione italiana, ha deciso di affiancare la carriera da attore e regista a una nuova sfida: la ristorazione.
Il locale, aperto da pochi mesi, accoglie i clienti con un ambiente curato nei dettagli. L’atmosfera è quella di una trattoria elegante, dove la cucina tradizionale romana incontra tocchi più moderni. Il sottotitolo del ristorante è “cucina de coccio”, un riferimento alla cottura lenta e alla sostanza dei sapori di una volta. Ai fornelli c’è Davide Cianetti, chef con esperienza e stile ben riconoscibile.
Il menù di Frezza: piatti romani tra tradizione e rivisitazione
La proposta di Frezza si fonda sulla cucina romana, ma con un’impronta personale. I fritti sono protagonisti in apertura: supplì, fiori di zucca e crocchette sono preparati secondo ricette classiche ma con attenzione alla presentazione. Tra i primi spiccano gli intramontabili: carbonara, amatriciana, cacio e pepe, tutti serviti tra i 13 e i 14 euro. Prezzi nella media della Capitale, anzi leggermente sotto per un ristorante di questa posizione e qualità.
I secondi piatti ruotano intorno alla carne: straccetti di manzo, involtini alla romana, coda alla vaccinara, tutti proposti intorno ai 18 euro. Una sola opzione di pesce, il baccalà, resta nello stesso range di prezzo. Non mancano le pizze, preparate con farine selezionate. La margherita è proposta a 9 euro, mentre le pizze d’autore – con ingredienti stagionali come carciofi, puntarelle, broccoletti o persino fichi – non superano i 14 euro.

I dolci, tutti a 8 euro, comprendono la zuppa inglese, diverse crostate e le tipiche ciambelline al vino. A completare l’offerta c’è una cantina ben fornita, con etichette selezionate e possibilità di abbinamento vino-piatto.
Prezzi contenuti e qualità: la scommessa vinta da Amendola
Chi si aspetta prezzi altissimi rimane sorpreso. Frezza punta sull’equilibrio: cucina curata, ambiente raffinato e costi accessibili. L’idea è chiara fin dall’ingresso: accogliere romani e turisti senza escludere nessuno. Con una cinquantina di coperti, il ristorante mantiene un’atmosfera raccolta. Il servizio è attento ma non invadente. I clienti possono consultare il menù completo anche online, dove i prezzi sono esposti con trasparenza.
Claudio Amendola, figlio del celebre doppiatore Ferruccio Amendola, ha costruito una carriera lunga e solida nel mondo dello spettacolo. Da “Soldati – 365 giorni all’alba” a “Suburra”, da “I Cesaroni” fino a “Come un gatto in tangenziale”, è uno degli attori italiani più riconoscibili. Ora, con questa nuova attività, aggiunge un tassello personale alla sua biografia. Chi lo conosce sa che la cucina è una sua passione da tempo. Frezza è il suo modo per raccontare Roma attraverso i sapori. Non si tratta di una semplice operazione di branding, ma di un progetto in cui ha creduto e che oggi rappresenta una tappa interessante nel panorama gastronomico romano.