Una strategia che unisce flessibilità e sostenibilità, accelerando così l’espansione della sua rete di punti vendita. Il modello adottato dall’azienda tedesca, leader nel segmento discount, punta su una combinazione bilanciata tra acquisto e affitto di immobili, con un’attenzione particolare al recupero di aree urbane dismesse e alla penetrazione in mercati ad alta densità abitativa.
La crescita di Lidl è supportata da una rete logistica efficiente, con 12 centri distributivi operativi in Italia che permettono di ottimizzare i rifornimenti e ridurre i costi di approvvigionamento del 20%. Questo aspetto è cruciale per il raggiungimento dell’obiettivo ambizioso di aprire 1.000 negozi entro il 2030, rafforzando ulteriormente la posizione di Lidl nel mercato italiano.
La strategia immobiliare flessibile e sostenibile di Lidl
Negli ultimi anni, Lidl ha rivoluzionato il concetto di espansione territoriale adottando una strategia immobiliare che privilegia negozi più compatti, con superfici variabili tra 930 e 1.950 metri quadrati, ubicati in zone urbane ad alto traffico. Questa scelta consente di massimizzare il bacino di utenza, concentrandosi su aree con una popolazione tra 10.000 e 20.000 abitanti, raggiungibili entro un raggio di 5 km dal punto vendita. Fondamentale è la vicinanza a importanti arterie stradali e a mezzi pubblici, garantendo così elevata visibilità e facile accesso.

L’azienda sfrutta strumenti finanziari all’avanguardia come il sale-and-leaseback, che prevede la vendita e successiva locazione degli immobili, liberando capitale da reinvestire per ulteriori aperture. Inoltre, con il forward funding, Lidl stipula accordi con sviluppatori immobiliari per ridurre i costi iniziali di costruzione e assicurarsi condizioni di locazione vantaggiose. Questa duplice strategia permette di accelerare l’ingresso in nuovi mercati, riducendo i rischi e i tempi di attesa.
In Italia, il 70% degli interventi immobiliari è legato al recupero di aree abbandonate o dismesse, come l’ex area Simonetti a Falconara Marittima nelle Marche. Qui, il riutilizzo di spazi degradati consente di abbattere i costi di urbanizzazione e beneficiare di incentivi comunali, contribuendo anche al rilancio e alla rigenerazione urbana.
A testimonianza dell’impegno di Lidl verso la sostenibilità, spicca l’inaugurazione di un nuovo punto vendita ad Amantea (CS), in via Strada Statale 18, che sostituisce la precedente struttura del 2010. Il nuovo supermercato, con oltre 1.200 metri quadrati di area vendita, è dotato di un impianto fotovoltaico da oltre 160 kW e ampie vetrate per sfruttare la luce naturale, riducendo così il consumo energetico. L’energia utilizzata proviene al 100% da fonti rinnovabili, mentre l’illuminazione interna si avvale di tecnologia LED, che consente un risparmio superiore al 50% rispetto ai modelli tradizionali.
L’espansione di Lidl a livello globale si basa su un modello flessibile che varia in base alle caratteristiche dei mercati locali. Negli Stati Uniti, ad esempio, la catena ha ridotto le dimensioni medie dei negozi per migliorarne la redditività in aree urbane e suburbane. In Europa, invece, si punta sempre più all’integrazione dei punti vendita all’interno di retail park e centri commerciali, bilanciando la presenza tra periferia e centro città.
Tuttavia, in mercati maturi come l’Italia, l’apertura di nuovi discount in aree già servite da competitor ha comportato un calo anche del 15% dei volumi per metro quadrato, evidenziando il rischio di saturazione. Un fenomeno simile è osservato nel Regno Unito, dove Lidl ha adottato una strategia originale per individuare nuove aree idonee: la collaborazione con il pubblico tramite un incentivo pari all’1,5% del prezzo di acquisto a chi segnala terreni o spazi commerciali adatti allo sviluppo di nuovi store. Questa iniziativa permette di aprire tra i 50 e i 60 nuovi punti vendita ogni anno, consolidando la presenza sul territorio britannico.