In molte case il forno spento diventa un pratico spazio extra in cui infilare teglie, pentole e padelle quando non si ha abbastanza posto nei mobili. Sembra una soluzione comoda, soprattutto nelle cucine piccole, ma nasconde rischi che riguardano sia la salute dell’elettrodomestico sia la sicurezza alimentare. Non si tratta solo di questioni estetiche o di ordine: conservare le stoviglie all’interno del forno può compromettere i materiali con cui sono realizzate e persino contaminare i cibi durante la cottura.
I rischi per l’elettrodomestico e per il cibo che cuciniamo
Il forno non è progettato per essere un mobile contenitore. Le sue pareti interne sono rivestite con materiali che servono a garantire una distribuzione uniforme del calore durante la cottura. Inserire al suo interno pentole con manici rigidi o teglie dai bordi sporgenti può graffiare o rovinare in modo permanente questo rivestimento. Un danno di questo tipo non compromette solo l’efficienza del forno, ma comporta anche un rischio diretto per la salubrità del cibo.
Se la superficie interna si deteriora, minuscole particelle del materiale di rivestimento – spesso potenzialmente tossico – possono staccarsi e finire sulle pietanze, soprattutto se cucinate ad alte temperature. Allo stesso modo, stipare più teglie e padelle una dentro l’altra per farle entrare nel forno può rovinare il loro rivestimento antiaderente. Quando questo strato protettivo si graffia o si stacca, frammenti microscopici possono contaminare gli alimenti, con conseguenze dannose per la salute.

Il rischio aumenta se insieme alle pentole si infilano nel forno utensili in metallo come coltelli, pinze o mestoli: urti e sfregamenti danneggiano sia le stoviglie che l’interno dell’elettrodomestico. Non bisogna dimenticare che il forno è pensato per la cottura, non per lo stoccaggio di oggetti, e usare questo spazio in modo improprio finisce per ridurne la durata e l’affidabilità.
Cosa può succedere se si accende il forno con stoviglie all’interno
Uno dei pericoli maggiori legati a questa abitudine è la distrazione. Basta voler preriscaldare il forno e dimenticare di aver lasciato all’interno pentole o utensili non adatti alla cottura per provocare danni seri. I manici in plastica o in silicone possono sciogliersi, emettendo fumi e odori sgradevoli e rovinando in modo irreparabile le stoviglie. Anche i materiali che apparentemente resistono al calore, come alcuni metalli, possono subire deformazioni o alterazioni se sottoposti a temperature elevate senza essere progettati per quel tipo di uso.
Oltre al danno materiale, esiste il problema della sicurezza domestica: un manico che si scioglie può gocciolare sul fondo del forno, bruciando e incrostando superfici difficili da pulire. In alcuni casi, i residui possono innescare piccole fiamme, mettendo a rischio l’intera cucina.
C’è poi un aspetto legato alla qualità della cottura. Se nel forno rimangono oggetti estranei durante il funzionamento, il calore può distribuirsi in modo irregolare, con il risultato di pietanze cotte male o in tempi più lunghi. Questo accade perché le stoviglie ostruiscono la circolazione dell’aria calda e assorbono parte del calore destinato al cibo.
Per tutti questi motivi, il forno va considerato esclusivamente come uno strumento di cottura e non come un vano di stoccaggio. Se lo spazio in cucina è poco, è meglio ricorrere a soluzioni alternative come mensole, carrelli o armadietti aggiuntivi, evitando così rischi inutili per salute, sicurezza e qualità del cibo.