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Scatolette di tonno ancora sigillate ma scadute, si possono mangiare? La verità ti sorprenderà

Cosa accade con le scatolette di tonno scadute? Se sono perfettamente chiuse è possibile mangiarlo? La risposta degli esperti.

by Romana Cordova
11 Settembre 2025
in Prodotti
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tonno in scatola scaduto

Scatolette di tonno scadute: è possibile mangiarlo? - dailyfood.it

Ogni anno in Italia milioni di scatolette di tonno vengono gettate via a causa di un malinteso comune che impatta negativamente sia sulle tasche dei consumatori sia sull’ambiente. La confusione tra la data di scadenza e il termine minimo di conservazione (TMC) induce spesso a scartare prodotti ancora perfettamente sicuri e nutrienti. È fondamentale quindi fare chiarezza su cosa significhino realmente le diciture riportate sulle confezioni di tonno in scatola, per evitare sprechi inutili.

Il grande equivoco tra data di scadenza e termine minimo di conservazione (TMC)

Nel settore delle conserve, e in particolare per il tonno in scatola, due termini vengono spesso confusi: la data di scadenza, indicata come “da consumare entro”, e il termine minimo di conservazione, espresso con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”. La prima segnala il limite oltre il quale il prodotto può diventare pericoloso per la salute, mentre il TMC indica il periodo in cui il prodotto mantiene le sue caratteristiche organolettiche ottimali, senza compromettere la sicurezza.

La normativa europea distingue chiaramente queste due indicazioni, attribuendo la data di scadenza solo agli alimenti altamente deperibili. Il tonno in scatola, sottoposto a un processo di sterilizzazione industriale che garantisce la sicurezza microbiologica, rientra nella categoria degli alimenti a lunga conservazione che riportano esclusivamente il TMC.

scatolette di tonno e scadenza
Tonno in scatola: è commestibile dopo la scadenza? – dailyfood.it

Superata la data indicata come termine minimo di conservazione, la scatoletta di tonno non diventa automaticamente un alimento pericoloso. Studi condotti dall’industria conserviera e dalle autorità sanitarie confermano che le modifiche sono di natura qualitativa e non riguardano la sicurezza microbiologica del prodotto. Le alterazioni più comuni includono:

  • Lieve variazione del colore della carne, che può scurirsi leggermente;
  • Possibile diminuzione della compattezza della texture;
  • Attenuazione dell’aroma tipico;
  • Minima riduzione di alcune vitamine idrosolubili.

Questi cambiamenti non compromettono la salubrità del tonno, che rimane stabile grazie all’ambiente anaerobico della scatoletta sigillata e alla sterilizzazione industriale, sempre che la confezione sia integra e non danneggiata.

Segnali di allarme da non sottovalutare

Nonostante la sicurezza garantita dal processo produttivo, esistono segnali che indicano un possibile deterioramento e quindi la necessità di non consumare la conserva. Tra questi:

  • Rigonfiamento anomalo della scatoletta, indice di fermentazioni e proliferazione di microrganismi produttori di gas;
  • Suoni insoliti all’apertura;
  • Presenza di odori sgradevoli o marci.

È importante chiarire che la formazione di una patina biancastra sulla superficie del tonno, spesso scambiata per muffa, è in realtà la cristallizzazione naturale di proteine e aminoacidi. Questo fenomeno è documentato scientificamente e non indica un problema di commestibilità.

Le autorità sanitarie raccomandano un metodo semplice ma efficace per valutare la commestibilità di una scatoletta di tonno oltre il termine minimo di conservazione:

  1. Controllare l’integrità della confezione: assenza di ammaccature rilevanti o ossidazione;
  2. Ascoltare il suono all’apertura: il caratteristico “pop” indica il mantenimento del vuoto;
  3. Esaminare aspetto e odore: il tonno deve presentarsi uniforme e con un odore marino gradevole.

L’olfatto è uno strumento di valutazione estremamente sensibile e affidabile, capace di rilevare composti volatili anche a concentrazioni minime, come la trimetilammina, segnale di deterioramento del pesce. Analogamente, cambiamenti evidenti nella texture o nel colore sono segnali inequivocabili di alterazione. Quindi, il controllo sensoriale diretto risulta spesso più efficace della sola lettura della data stampata sulla confezione.

La distinzione tra data di scadenza e termine minimo di conservazione è fondamentale per sviluppare abitudini alimentari più sostenibili, economiche e consapevoli. Nel caso del tonno in scatola, la sicurezza è garantita ben oltre la data indicata, purché la confezione sia integra.

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