Il forno è uno degli elettrodomestici che più facilmente vengono trascurati nelle faccende domestiche. Tra la paura di rovinarne le superfici e la tentazione di rimandare, la sua pulizia viene spesso rinviata finché incrostazioni e cattivi odori non diventano evidenti. Eppure mantenere questo apparecchio sempre igienico è fondamentale: entra infatti in contatto diretto con i cibi che portiamo in tavola. Per questo è importante conoscere i rimedi naturali che consentono di rimuovere grasso e residui senza ricorrere a prodotti troppo aggressivi.
I rimedi naturali per il forno tradizionale
Uno dei metodi più utilizzati è quello con il bicarbonato, sostanza dalle proprietà antibatteriche e deodoranti. Mescolato con acqua tiepida e qualche goccia di limone, forma una pasta delicata che, passata con una spugna morbida sulle superfici, scioglie lo sporco senza danneggiare i materiali interni. È consigliabile ripetere questa operazione almeno una o due volte al mese, così da non arrivare a incrostazioni troppo ostinate.

Anche il sale grosso può rivelarsi un alleato prezioso. Sciolto in acqua calda, applicato direttamente sulle macchie e lasciato agire per circa un quarto d’ora, favorisce il distacco dei residui bruciati. Questo sistema è utile soprattutto nei casi in cui l’olio o i condimenti abbiano lasciato segni persistenti. Un altro rimedio classico è l’uso dell’acqua e limone. Basta spremere due limoni in una teglia, aggiungere acqua e infornare per mezz’ora a temperatura media. I vapori che si sprigionano hanno un effetto sgrassante e neutralizzano i cattivi odori, lasciando il forno fresco e profumato.
Non meno efficace è l’aceto bianco, noto per le sue proprietà disinfettanti. Portato a ebollizione in un pentolino con acqua e poi lasciato agire nel forno preriscaldato a 100 gradi, produce vapori che sciolgono le incrostazioni e lucidano le pareti interne. Dopo il raffreddamento, è sufficiente passare un panno umido per rimuovere i residui. In ogni caso, è bene utilizzare spugne non abrasive e indossare guanti di gomma, per trattare le parti più difficili senza rischiare graffi o irritazioni alla pelle. La costanza, più che la forza, resta l’elemento decisivo: un forno pulito regolarmente non necessita di interventi drastici e mantiene sempre un livello igienico adeguato.
Come pulire correttamente il forno a microonde
Il forno a microonde richiede ancora più attenzione del forno tradizionale. In molte case viene utilizzato quotidianamente per riscaldare, scongelare e cucinare, e questo porta a un accumulo rapido di schizzi e odori. La pulizia deve essere frequente e accurata. Un metodo semplice consiste nell’utilizzare un detersivo neutro sciolto in acqua. Basta versarlo in una ciotola e scaldarlo a massima potenza per cinque minuti. Il vapore ammorbidisce i residui, che possono essere rimossi facilmente con una spugna. Il piatto girevole, invece, va lavato a mano o in lavastoviglie.
Chi preferisce rimedi naturali può ricorrere agli stessi ingredienti del forno elettrico. Una ciotola con acqua e aceto, un limone tagliato a metà o due cucchiai di bicarbonato, scaldata per cinque minuti alla massima temperatura, produce vapori in grado di igienizzare e neutralizzare gli odori. Dopo qualche minuto di riposo, si può aprire lo sportello e completare la pulizia con un panno umido. Pulire il microonde con costanza significa non solo preservarne l’igiene, ma anche garantire la sicurezza degli alimenti. Questo elettrodomestico, usato più volte al giorno, rischia altrimenti di diventare un ricettacolo di batteri e residui difficili da eliminare. Non a caso, molti esperti consigliano di dedicargli la stessa cura che riserviamo a piatti e stoviglie: in fondo, ciò che entra in contatto con il cibo merita la massima attenzione.