Torna per la seconda puntata PAESE CHE VAI, che dopo averci fatto scoprire come mai i canadesi sono così affezionati alla loro poutine, oggi scendiamo geograficamente poco più in basso per fare tappa a Chicago, nel cuore degli Stati Uniti, patria del blues e dei ponti mobili (ne ha veramente tantissimi).
Protagonista della città dei grattacieli è la deep dish pizza, una specie di bomba a mano per il colesterolo che però non si può non assaggiare almeno una volta nella vita. Ce ne ha parlato Antonio, italiano trapiantato da diversi anni a Chicago che non ha avuto dubbi nel rispondere quando gli abbiamo chiesto:“ma lì che si mangiano solitamente?”.
Piatto non troppo difficile per noi italiani da concepire: in pratica si tratta di una nostra pizza versione extra in dimensione, condimento e mozzarella, unica pecca il martoriato parmesan, che secondo gli americani corrisponde al nostro parmigiano reggiano, inutile dire che si sbagliano di grosso. I segni particolari che ci vengono elencati infatti sono i seguenti:
“Spessa 5 cm, il formaggio/mozzarella vale 3-4 cm dell’intero spessore, tempo di cottura 40 minuti, digestione entro le 2 giornate.”
Dove mangiarla: assolutamente da Pequod’s Pizza, 2207 N Clybourn Ave, Chicago, IL 60614, Stati Uniti, dalle 11 del mattino in poi, almeno siete proprio proprio sicuri di trovarlo aperto.
Il merito per questa grassissima pizza se lo prendono un po’ tutti, nel senso che ci sono varie scuole di pensiero su come e quando sia nata; quello che sappiamo è che Chicago è la sua terra madre e che esiste all’incirca sin dagli anni ’40. La deep dish pizza, che forse noi italiani chiameremmo più democraticamente torta salata, per la sua preparazione prevede vari step, con procedimenti da svolgere a parte per la crosta, il sugo e i condimenti extra.
Ingredienti per la crosta (2 deep dish pizza)
Ingredienti per il sugo (2 deep dish pizza)
Ingredienti per condire (2 deep dish pizza)
Preparazione
Si parte preparando l’impasto per la crosta: mischiate assieme tutti gli ingredienti, ad eccezione del burro e dell’olio che vi serviranno una volta che l’impasto è pronto. Impastate bene e cercate di ottenere un pasta liscia e senza grumi; per arrivare al risultato che volete ottenere servitevi dell’acqua calda in caso l’impasto sia troppo duro, o al contrario se risultasse troppo morbido aggiungete un mix fi farina bianca e farina di mais. Una volta ottenuta la consistenza desiderata lasciate riposare e lievitare per almeno 3 ore, tempo necessario per far sì che l’impasto raddoppi di volume. Mettetevi comodi, guardatevi un bel film, e una volta trascorse le ore necessarie, riprendete l’impasto e sbattetelo su una superficie dura per rimuovere le alle d’aria, dopodiché stendetelo dandogli una forma rettangolare e spalmateci sopra il burro (non fuso) che avevate lasciato da parte all’inizio; piegate la pasta su sé stessa e ripete questa operazione più volte. Dal rettangolo formare due palle di impasto e metterle in frigorifero dopo averle coperte di carta alluminio per almeno un’altra 1 ora e mezza (lo sappiamo è lunga ma ne vale la pena!).
E’ il momento di passare al sugo, quindi prendete tutto il necessario e via con la passata di pomodoro suol fuoco lasciandola insaporire con l’aglio, il burro, il peperoncino, l’origano e i chiodi garofano; una volta arrivata a cottura aggiungete pure il sale in base al vostro gusto personale (non troppo che fa male poi!) .
Scaldate il forno al massimo e mentre aspettate che arrivi a temperatura tirate fuori le vostre palle di impasto che avevate lasciato in frigo per un’ora e mezzo; stendetele sulle due teglie rotonde avendo l’accortezza di spennellarle con olio d’oliva in modo da permettere alla crosta di diventare croccante. Aggiungete una pioggia di mozzarella grattata a questo punto prendete il vostro saporitissimo sugo e versatelo nel recipiente , aggiungendo a vostro piacimento i condimenti che avete scelto per la vostra deep dish pizza. Gran finale spargete parmigiano grattugiato a piacere sulla superficie.
Ora tutto in forno a 200° per circa 30 minuti o comunque fin quando la crosta non diventa dorata e croccante. Per evitare che i bordi si brucino dopo 15 minuti dalla prima infornata togliere dal forno e coprire con carta alluminio lasciando cuocere per altri 15 minuti a 180°.
Enjoy!
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