L’insalata di riso resta una delle ricette estive più diffuse nelle case italiane. È facile da comporre, si conserva bene in frigorifero e si presta a infinite combinazioni di sapori. Con la sua base di riso al dente e un mix equilibrato di tonno, prosciutto cotto, formaggi e verdure fresche, rappresenta una soluzione pratica per chi cerca un piatto unico da servire freddo. La versione tradizionale, quella più preparata nelle cucine di tutta Italia, include ingredienti semplici ma ben dosati, capaci di regalare un gusto pieno senza appesantire.
Come si prepara una vera insalata di riso classica
Il tipo di riso più adatto è l’Arborio, perché mantiene bene la consistenza anche una volta raffreddato. Si cuoce in acqua salata bollente per qualche minuto in meno rispetto alle indicazioni della confezione, per mantenerlo al dente. Prima ancora, però, si sbollentano i piselli per tre minuti nella stessa acqua. Dopo la cottura, il riso va scolato e subito steso su un vassoio freddo, così da interrompere la cottura ed evitare che diventi colloso.
Intanto, si preparano gli altri ingredienti: pomodori ramati privati della polpa e tagliati a cubetti, peperoni rossi e gialli lavati e ridotti a dadini, prosciutto cotto, caciocavallo, olive nere denocciolate, cetriolini sottaceto a rondelle e un cucchiaio di erba cipollina tritata. Il tonno sgocciolato si unisce infine al composto, sbriciolandolo grossolanamente. Una volta che il riso si è raffreddato del tutto, si versa in una ciotola capiente insieme agli altri ingredienti, si regola di sale e si mescola con delicatezza.

È consigliabile lasciar riposare in frigo l’insalata coperta per almeno un’ora. Questo tempo consente agli ingredienti di amalgamarsi, rendendo il piatto più saporito e coerente.
Valori nutrizionali e varianti da sperimentare
Una porzione media di questa insalata di riso apporta circa 600 kcal, con prevalenza di carboidrati, buone quantità di proteine e una presenza moderata di grassi, derivanti in parte dal tonno e dal formaggio. La fibre sono attestate intorno ai 5 grammi per porzione. Il piatto è bilanciato e può essere adattato con facilità in base alle esigenze alimentari. Ad esempio, chi segue una dieta povera di sodio può limitare l’uso dei salumi o scegliere versioni meno sapide.
La conservazione va fatta sempre in frigorifero, in un contenitore ben chiuso, per non più di tre giorni. Non è indicato il congelamento, perché il riso tende a perdere consistenza e sapore dopo lo scongelamento.
Per chi vuole variare, esistono versioni più creative della ricetta base: aggiungendo un tocco di maionese per chi ama una consistenza più cremosa, o qualche goccia di aceto balsamico per una nota più decisa. Tra le alternative al caciocavallo, si possono usare formaggi a pasta semidura come Asiago o Groviera. La mozzarella, invece, è poco adatta: rilascia troppa acqua e rischia di compromettere la consistenza del piatto.
Oltre al riso, si possono usare altri cereali: l’insalata di orzo, quella di farro o con bulgur offrono una base diversa, sempre fresca e nutriente. Per i più curiosi, vale la pena provare l’insalata di riso con frutta tropicale, come mango o ananas, oppure versioni di mare con gamberetti, polpo o surimi.
Colorata, fresca e versatile, l’insalata di riso è più di un semplice piatto freddo: è un piccolo rito dell’estate italiana. Preparata in anticipo, comoda da trasportare, apprezzata anche dai più piccoli, continua a essere un classico che non delude.