In occasione della Giornata Nazionale della Pasta alla Norma, che si celebra ogni anno il primo sabato di novembre, torna l’omaggio a uno dei piatti più iconici della tradizione siciliana, un vero e proprio simbolo culinario della città di Catania e dell’intera Isola.
La Pasta alla Norma, con le sue melanzane fritte, il sugo di pomodoro fresco e la ricotta salata di pecora, rappresenta un capolavoro di sapori e profumi che incarna la magia della Sicilia, terra di storia millenaria e cultura gastronomica unica.
La ricetta originale della Pasta alla Norma nasce nella parte orientale della Sicilia, precisamente a Catania, e deve il suo nome all’omonima opera lirica di Vincenzo Bellini, celebre compositore catanese. Il piatto è un tributo culinario alla bellezza e alla grandiosità dell’opera, proprio come raccontano ancora oggi Melina e la figlia Alessia, titolari della storica trattoria “U Fucularu” a gestione familiare, luogo di eccellenza dove la tradizione si tramanda di generazione in generazione.
Gli ingredienti principali della Pasta alla Norma sono semplici ma di altissima qualità: melanzane violette di Vittoria, pomodori costoluti catanesi, aglio, basilico fresco e una generosa grattugiata di ricotta salata di pecora rigorosamente siciliana. La scelta di questi prodotti locali certifica l’autenticità del piatto e ne esalta il carattere territoriale.
Preparazione e segreti della ricetta tradizionale
La preparazione della Pasta alla Norma richiede attenzione e rispetto per la tradizione. Ecco cosa abbiamo trovato sul blog del grande chef Bruno Barbieri. Le melanzane, tagliate a fette di circa 8 millimetri e lasciate spurgare con il sale per eliminare l’amaro, vengono poi fritte in olio extravergine di oliva a temperatura controllata, fino a ottenere una doratura perfetta. Nel frattempo, i pomodori costoluti vengono cotti lentamente con aglio e basilico, poi passati al passaverdure per ottenere una salsa vellutata e avvolgente.

Un piccolo segreto è l’aggiunta di un cucchiaio dell’olio di frittura delle melanzane al sugo di pomodoro, che dona al condimento una corposità e un sapore inconfondibile. La pasta, tradizionalmente sedanini rigati, ma spesso sostituita anche con spaghetti o fusilli, viene cotta al dente e saltata nel sugo prima di essere guarnita con le melanzane fritte e la ricotta salata grattugiata direttamente nel piatto.
Per chi desiderasse una versione più leggera, è possibile grigliare le melanzane anziché friggerle, anche se la consistenza e l’intensità del sapore saranno inevitabilmente diverse.
La Pasta alla Norma è un piatto ricco e sostanzioso. Una porzione apporta circa 1036 kcal, con un contenuto significativo di carboidrati (80 g), proteine (16,2 g) e grassi (74,4 g, di cui 11,6 saturi), oltre a fibre (8,6 g). Il piatto contiene inoltre colesterolo (12,3 mg) e sodio (1232,1 mg), dati da considerare per chi segue regimi alimentari specifici.
Si consiglia di consumare la pasta alla Norma al momento della preparazione per gustarne al meglio la freschezza e la croccantezza delle melanzane fritte. Nel caso la salsa dovesse risultare leggermente acida, un piccolo accorgimento è aggiungere un cucchiaino raso di zucchero.
