Per anni ho evitato di fare la parmigiana di melanzane. Troppo pesante, troppo fritta, troppo… “da domenica”. Poi un giorno, guardando Cannavacciuolo in TV, ho scoperto che non serve rinunciare alla leggerezza per godersi un piatto così. Bastava cambiare un piccolo dettaglio: la frittura. Da lì è stato amore a primo morso.
La ricetta della mia parmigiana di melanzane: non tornerai più indietro
La sua parmigiana è un abbraccio profumato di basilico e pomodoro, ma con quella crosticina dorata che non ti fa sentire in colpa. È comfort food allo stato puro, ma senza quella sensazione di “oddio non mi muovo più” dopo il pranzo. Insomma, una magia tutta partenopea… e io, non potevo non provarla! Se volete darle un tocco diverso, aggiungete un pizzico di origano o qualche fogliolina di menta tra gli strati. Un tocco di freschezza che non guasta.

Ingredienti
- 8 melanzane lunghe
- 4 uova
- Olio d’oliva, farina, sale, pepe, olio di arachidi qb
- Sugo di pomodoro, basilico qb
- 240 g di Parmigiano grattugiato
- 4 mozzarelle
Preparazione
- Iniziamo subito lavando le melanzane e tagliandone via solo l’estremità.
- Tagliamole a fette sottili in lunghezza e cospargetele con un pizzico di sale.
- Poi via nello scolapasta per un’oretta: perderanno l’acqua e anche un po’ dell’amaro.
- Trascorso il tempo, strizziamo con delicatezza.
- Ora si passa al segreto di Cannavacciuolo: una frittura leggera ma perfetta.
- Sbattete le uova con un pizzico di sale, pepe e un filo d’olio d’oliva sì, proprio l’olio! Serve a creare una pastello più morbida e dorata.
- Passate ogni fetta di melanzana prima nell’uovo e poi nella farina.
- Friggetele in olio di arachidi ben caldo, finché non diventano dorate.
- Scoliamo su carta assorbente e nel frattempo prepariamo un semplice sugo di pomodoro: un filo d’olio, cipolla tritata e passata.
- Lasciamo sobbollire per 15-20 minuti con una foglia di basilico.
- Versismo un mestolino di sugo sul fondo della teglia, poi melanzane, ancora sugo, una spolverata di parmigiano e qualche cubetto di mozzarella.
- Infornare a 220 gradi per 10-15 minuti, giusto il tempo che tutto diventi filante e irresistibile.
Appena sfornata, aspettate 10 minuti prima di tagliarla sì, lo so, è una tortura, ma serve per farla “assestare”. E quando affondate la forchetta… vi giuro, è poesia pura.
Ogni volta che la preparo, sento quell’odore che riempie la casa e mi riporta alle domeniche in famiglia. È una coccola, un gesto d’amore, un modo per ricordare che anche nei piatti “di una volta” può esserci leggerezza. Fidati, una volta provata così, non tornerai più indietro.