Il prodotto richiamato é la besciamella a lunga conservazione a marchio Granarolo, modello “Cucina ad arte”. La decisione è stata presa a seguito di controlli interni da parte dell’azienda che hanno rilevato la possibile presenza di residui chimici utilizzati per il lavaggio delle attrezzature produttive nel lotto interessato. Il prodotto coinvolto è confezionato in flaconi da 200 ml, contrassegnato dal numero di lotto Q5123P e con termine minimo di conservazione (TMC) fissato al 29 ottobre 2025.
La società produttrice, Granarolo Spa, con stabilimento operativo in via G. Verdi 74 a Soliera (Modena), ha confermato che il richiamo riguarda esclusivamente il lotto specificato, composto da circa 2.000 pezzi già ritirati dai punti vendita. Il marchio di identificazione dello stabilimento è IT 08 4 CE.
A scopo precauzionale, Granarolo invita i consumatori a non utilizzare il prodotto appartenente al lotto Q5123P e con TMC 29/10/2025, e a restituirlo al punto vendita di acquisto, dove sarà possibile ottenere il rimborso. L’azienda ha sottolineato che la misura è preventiva e limitata a questo lotto, garantendo così la sicurezza alimentare dei consumatori.
Questa operazione di richiamo si inserisce nel quadro delle attività di monitoraggio e controllo che Granarolo porta avanti con rigore, in linea con le normative vigenti e con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica.
Granarolo: un gruppo leader nel settore lattiero-caseario
Fondata nel 1957 a Bologna, Granarolo è una delle principali realtà italiane nel settore lattiero-caseario, con un’offerta ampia che comprende latte, yogurt, panna, formaggi freschi e stagionati, pasta e prodotti a base vegetale. Nel 2023 il gruppo ha registrato un fatturato di oltre 1,6 miliardi di euro, con un organico di circa 2.490 dipendenti.
Nel corso della sua storia, Granarolo ha consolidato la propria posizione attraverso una strategia di acquisizioni e internazionalizzazione, espandendo il proprio raggio d’azione in Europa e in Asia. Lo stabilimento di Soliera, coinvolto nella produzione della besciamella richiamata, è una delle sedi operative chiave del gruppo.

L’allerta lanciata da Granarolo si aggiunge a un contesto più ampio di controlli e richiami alimentari nel territorio nazionale. Dal primo gennaio 2025, sono stati segnalati 178 richiami riguardanti complessivamente 431 prodotti appartenenti a diverse aziende e marchi. Questo dato evidenzia l’importanza della sorveglianza continua e della tempestività nelle procedure di richiamo, elementi fondamentali per la sicurezza alimentare.
Il Ministero della Salute e le aziende coinvolte collaborano strettamente per garantire che i prodotti non conformi vengano rapidamente rimossi dal mercato, limitando così ogni possibile rischio per i consumatori.
Tutti coloro che hanno acquistato la besciamella Granarolo del lotto Q5123P con TMC 29/10/2025 sono invitati a verificare attentamente le confezioni e, in caso di corrispondenza, a non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita. Il rimborso sarà erogato senza alcuna difficoltà.
Inoltre, Granarolo raccomanda di prestare particolare attenzione ai futuri acquisti e di seguire le comunicazioni ufficiali per eventuali aggiornamenti o nuove misure. La trasparenza e la comunicazione tempestiva sono strumenti fondamentali per mantenere la fiducia dei consumatori.
Il ruolo di Granarolo nella sicurezza alimentare e nella sostenibilità
Oltre alla gestione dei richiami, Granarolo si distingue per il suo impegno nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare. L’azienda si avvale di rigorosi protocolli di controllo lungo l’intera filiera produttiva, dal campo al prodotto finito, per garantire standard elevati e conformità alle normative europee e nazionali.
La rilevazione tempestiva di anomalie, come nel caso della potenziale contaminazione chimica riscontrata, dimostra l’efficacia dei sistemi di monitoraggio interni e la volontà dell’impresa di agire prontamente per tutelare la salute pubblica.