Carrefour Italia ha avviato il richiamo urgente di tre prodotti alimentari distribuiti nei propri punti vendita per possibile contaminazione da Listeria monocytogenes. Il batterio, responsabile della listeriosi, è stato segnalato nei controlli su due tipologie di merluzzo impanato e su un formaggio di capra d’importazione francese. L’annuncio è stato pubblicato sul sito ufficiale dell’azienda, nella sezione dedicata agli avvisi di sicurezza alimentare, e riguarda confezioni già immesse sul mercato.
Il rischio microbiologico ha spinto Carrefour a chiedere ai consumatori di non consumare i lotti coinvolti e di restituire immediatamente i prodotti nei negozi, anche senza scontrino. Le autorità sanitarie italiane sono state informate e hanno attivato i controlli previsti in questi casi. Il richiamo, al momento, è da considerarsi preventivo, ma i consumatori più vulnerabili — donne in gravidanza, anziani, persone immunodepresse — devono prestare particolare attenzione ai sintomi correlati alla listeriosi, soprattutto in presenza di febbre persistente o mal di testa.
I prodotti coinvolti: lotti, date e stabilimenti di produzione
Il primo alimento richiamato è una confezione da 200 grammi di cotolette di merluzzo carbonaro in pastella, a marchio Carrefour Il Mercato, con lotto 5212531 e data di scadenza 17 agosto 2025. A seguire, anche i filetti impanati di merluzzo d’Alaska, sempre a marchio Carrefour Il Mercato, da 220 grammi, lotto 5213532, con scadenza 18 agosto 2025. Entrambi i prodotti sono realizzati da Cite Marine, stabilimento francese di Kervignac (FR 56.094.004 CE).

Il terzo prodotto oggetto del richiamo è il formaggio di capra Buche Chevre La Belle du Bocage, commercializzato e prodotto da Fromagerie Chavegrand (FR 23.117.001 CE). In questo caso, il provvedimento interessa tutte le confezioni con scadenze comprese tra il 25 luglio e il 12 agosto 2025, rendendo il richiamo più ampio e significativo rispetto ai due precedenti. L’infezione da Listeria monocytogenes, se contratta, può risultare pericolosa per soggetti fragili, soprattutto se non viene diagnosticata tempestivamente. La catena di supermercati consiglia ai consumatori che abbiano già consumato questi lotti e presentino sintomi come febbre o malessere di contattare immediatamente il proprio medico, segnalando il consumo dei prodotti. Per informazioni, è disponibile il numero verde Carrefour 800 650 650.
Francia, due morti e 21 casi accertati legati alla listeria
Il richiamo del formaggio Buche Chevre in Italia arriva in parallelo a un’allerta sanitaria nazionale in Francia, dove 21 persone sono risultate positive all’infezione da listeria dopo aver consumato formaggi prodotti da Fromagerie Chavegrand, nello stesso stabilimento indicato da Carrefour.
Secondo quanto comunicato da Santé publique France (Spf), tra i pazienti colpiti ci sono 11 donne e 10 uomini, con un’età compresa tra 34 e 95 anni. Ben 18 pazienti hanno più di 65 anni, tre di loro seguivano terapie farmacologiche croniche che possono aumentare il rischio di infezioni intestinali. Altri presentavano condizioni pregresse come tumori, diabete o malattie cardiache.
Tutti i soggetti risultati positivi sono stati ricoverati in ospedale. Le diagnosi riportano 16 casi di setticemia, 4 forme neuromeningee e un’ulteriore forma invasiva. Due persone sono decedute in seguito alle complicazioni derivate dall’infezione.
Le autorità francesi hanno reagito con un maxi richiamo di circa 50 prodotti a base di latte pastorizzato venduti nei principali supermercati. Il collegamento epidemiologico ha portato al ritiro immediato di numerosi lotti potenzialmente contaminati. L’indagine in corso coinvolge il dipartimento della Creuse, dove si trova la sede produttiva della Fromagerie Chavegrand.
La situazione viene costantemente monitorata anche in Italia, dove lo stesso produttore ha commercializzato il medesimo formaggio tramite la rete Carrefour. Per il momento non risultano segnalazioni di casi clinici nel nostro Paese, ma i controlli sono attivi e le autorità sanitarie invitano alla massima attenzione, soprattutto nei consumatori più a rischio.