Polemica
di redazione 22 Febbraio 2019

Fino a che punto i dolci non diventano troppo dolci?


Il dessert è buono sempre anche se si arriva a fine pasto con lo stomaco pieno; esiste qualche strana legge fisica che ci permette comunque di trovare un piccolo spazio che non pensavamo neanche di avere, per rifocillarlo di dolciumi vari.

A livello internazionale i dolci sono quella parte della cucina che include gli aspetti più variopinti e fantasiosi, che si tratti di glassa, panna, frutta, cioccolato, frutta secca, non importa più di tanto; l’aspetto che sicuramente la fa da padrone è la creatività e la voglia di abbinare assieme gusti sempre più particolari. I re e le regine del mondo dei dolci non hanno sede fissa, nel senso che non esiste una regione padrona del mondo dei dolci (Italia e Francia come al solito se la giocano), in giro per tutto il globo troveremo pasticceri e pasticcere che portano in tavola veri e proprio capolavori della pâtisserie.

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Il dolce è una specie di vizio: in moltissimi il pezzetto di cioccolato prima di andare a dormire, una mano dentro al sacchetto dei cereali o un morso ai biscotti della colazione, sono un’abitudine quotidiana, come una specie di regalo personale alla fine della giornata, un piccolo rito di appagamento.

Amanti del dolce

Ma è possibile dire che un dolce può essere effettivamente troppo dolce? Dove arriva il confine che differenzia un dolce da qualcosa di stucchevole? E’ una cosa solo soggettiva o si può creare un insieme di dolciumi che realmente risultano insopportabili al terzo boccone? Lo sapete che c’è gente che sbrocca male se gli date un dolce “troppo dolce”?

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Prendiamo degli esempi di riferimento: la pasta di mandorle, la blaklava (dessert ricco di zucchero e frutta secca originario della Turchia), la siciliana cassata, i dolci fatti con il marzapane, il lokumi altra zolletta dolcissima originaria della Turchia, la pastiera napoletana, i marron glacé, caramelle zuccheratissime, ad alcuni di vi sarà venuto male al cuore solo leggendoli.

Ma non troppo

Attenzione, qui nessuno mette in dubbio la bontà dei piatti sopracitati ma riconosciamo anche come non siano gusti sopportabili per tutti, specialmente gli amanti del salato, che davanti a certi calderoni di zuccheri rabbrividiscono al solo pensiero.

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E’ lo stesso principio che affligge chi non ama piatti troppo saporiti o salati, preferendo un gusto decisamente più light, solo che del disagio che vivono gli intolleranti del “troppo dolce” non si parla mai, costretti a ingurgitare ammassi di zuccheri vari, sorridendo con occhi lacrimanti dal disgusto. Tranquilli non siete soli, vi capiamo davvero.

Forse l’unica eccezione è la cioccolata, quella mette sempre tutti d’accordo.

Ah no c’è chi odia la Nutella, giusto.

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