La friggitrice ad aria negli ultimi anni ha acceso un vero dibattito tra chi la considera un semplice elettrodomestico di moda e chi, al contrario, la vede come un alleato indispensabile in cucina. Da una parte ci sono gli scettici, che la snobbano, dall’altra i sostenitori convinti. Ma a fare chiarezza non sono più le opinioni, bensì la ricerca scientifica.
Lo studio dell’università di Birmingham
Un’indagine condotta dall’Università di Birmingham ha messo a confronto diversi metodi di cottura – frittura in padella, saltata, bollita, fritta in olio e ad aria – per valutarne l’impatto sulla qualità dell’aria interna. I risultati hanno sorpreso persino i ricercatori: la friggitrice ad aria è risultata il sistema con le emissioni più basse.

Le misurazioni parlano chiaro. La frittura ad aria ha registrato solo 0,6 microgrammi/m³ di particelle contro i 92,9 della frittura in padella. Per i composti organici volatili (COV), i valori scendono a 20 parti per miliardo, contro le 260 della tradizionale frittura in olio. Numeri che rendono evidente come questo apparecchio contribuisca a ridurre in modo significativo l’inquinamento domestico. Un dato non secondario, considerando che secondo l’American Lung Association cucinare rappresenta una delle principali fonti di inquinamento indoor, aggravando problemi respiratori e condizioni croniche come l’asma. Se si pensa che trascorriamo circa l’80% del tempo in ambienti chiusi, diventa chiaro perché lo studio abbia attirato l’attenzione dei media e sia diventato virale.
Benefici per salute e qualità dell’aria
Gli studiosi hanno sottolineato non solo il minor impatto sull’ambiente domestico, ma anche i vantaggi per la salute alimentare. La friggitrice ad aria, infatti, richiede meno olio rispetto ai metodi tradizionali, riducendo l’apporto calorico e l’assunzione di composti infiammatori. I cibi restano croccanti, con meno grassi e meno sostanze potenzialmente dannose. Il professor Christian Pfrang, a capo della ricerca, ha ricordato che altri fattori – come quantità di olio usata e temperatura di cottura – influiscono sul risultato finale, invitando comunque a garantire una buona ventilazione in cucina, aprendo le finestre o utilizzando cappe aspiranti per limitare ulteriormente l’esposizione agli inquinanti.
Anche la dietista Marisa Moore ha evidenziato i benefici nutrizionali, definendo la friggitrice ad aria una valida alternativa alla frittura profonda: meno calorie, meno composti nocivi, più equilibrio tra gusto e salute. Il quadro che emerge è chiaro: questo elettrodomestico non è solo una moda passeggera, ma una soluzione che unisce praticità, sostenibilità e tutela della salute. Se usata correttamente e abbinata a semplici accorgimenti domestici, come migliorare il ricambio d’aria, può davvero migliorare la qualità della vita quotidiana.