In molti lo considerano un prodotto economico, ma il prosciutto Lidl e gli altri affettati venduti nel discount tedesco sono, in diversi casi, frutto del lavoro di salumifici italiani di altissimo livello. Dietro confezioni dal marchio “Dal Salumiere” o “Fior di Natura” si trovano aziende storiche del settore, spesso le stesse che producono per noti brand della grande distribuzione. Una strategia commerciale chiara: ridurre i costi della filiera senza compromettere la qualità finale, puntando sulla forza del marchio privato.
Come funziona davvero il modello Lidl in Italia
Il sistema distributivo di Lidl è costruito su basi differenti rispetto ai supermercati classici. Il punto chiave è la semplificazione: meno referenze sugli scaffali, logistica ottimizzata, esposizione essenziale. Non si tratta di tagli casuali, ma di una scelta progettata per concentrare le vendite su pochi prodotti, acquistati in grandi volumi e venduti a margini contenuti.
Questa impostazione permette una gestione più efficiente dei costi: gli spazi nei punti vendita sono studiati per ridurre la necessità di personale, il rifornimento è rapido e standardizzato, l’intero processo è controllato in ogni fase. Così facendo, l’azienda riesce a proporre prezzi più bassi, senza rinunciare alla qualità.

Negli ultimi cinque anni Lidl ha saputo consolidare la sua immagine in Italia, superando il pregiudizio del discount “di serie B”. Con oltre 750 negozi e ricavi che hanno superato i 7 miliardi di euro, l’obiettivo è chiaro: raggiungere 1.000 punti vendita entro il 2030, mantenendo una crescita costante e fidelizzando i clienti. Un aspetto centrale di questa strategia è il ruolo dei prodotti a marchio proprio, che rappresentano oggi la maggior parte dell’assortimento.
Chi produce davvero il prosciutto venduto da Lidl
Molti dei prodotti confezionati con etichette Lidl non sono realizzati all’interno della catena, ma provengono da aziende esterne altamente specializzate. Il prosciutto cotto “Light” venduto da Lidl, ad esempio, porta il marchio del Salumificio F.lli Riva, azienda lombarda con oltre 50 anni di esperienza. Il “Nostrano” Dal Salumiere arriva invece dal Salumificio Gardani, realtà emiliana nota per la qualità delle sue carni cotte.
E non finisce qui. Gli affettati Dal Salumiere sono preparati da Casa Modena, marchio storico del modenese. Salami e wurstel sono prodotti da Fratelli Beretta, uno dei colossi della salumeria italiana. La bresaola? Realizzata da Del Zoppo, azienda di Sondalo con certificazioni IGP. Anche la coppa fresca venduta nei banchi Lidl proviene da San Carlo, nome importante nel nord Italia.
Il risultato è che i processi produttivi, le materie prime e in certi casi perfino le ricette, sono simili a quelle usate per realizzare affettati venduti con brand più costosi nei supermercati. Solo il packaging cambia. E il prezzo: il risparmio su alcune confezioni può arrivare anche a 2,50 euro rispetto all’equivalente venduto altrove.
Questo dimostra come il modello Lidl sia in grado di valorizzare i fornitori italiani, offrendo al consumatore finale un’alternativa concreta e spesso più trasparente. Il marchio del discount non significa più necessariamente bassa qualità, ma piuttosto gestione intelligente della filiera. Una consapevolezza che, negli anni, ha modificato le abitudini di spesa di milioni di italiani.