Ingredienti:
- Fagiolini freschi(ssimi): 1kg
- Patate: 2 grosse o 3 medie
- Ricotta: 250 gr.
- Parmigiano grattuggiato: 50 gr.
- Uova fresche: 3
- Sale, olio, pangrattato: qb
Sčiattamàiu e no non è una brutta parola.
Donne accorrete perché c’è la ricetta definitiva (sopratutto per il nome che porta): una versione della ricetta del polpettone di verdure genovese anche detto sčiattamàiu, ovvero schiattamarito, perché è così buono che lo si mangerebbe fino a morire. Una ricetta un garanzia dunque, unica regola ferra da seguire è che si mangia rigorosamente freddo, ed è l’ideale per portarselo in gita o al lavoro nell’ intramontabile schiscetta. Vediamo come si fa.
Preparazione
Mettere a bollire le patate con la buccia. Nel frattempo lavare e pulire i fagiolini rimuovendone le estremità e sbollentarli per qualche minuto. Quando le patate sono ben morbide spelarle, schiacciarle e metterle in una ciotola a raffreddare. Nella stessa ciotola mettete a raffreddare anche i fagiolini dopo averli ben scolati. Mentre aspettate che fagiolini e patate si raffreddino, prendete una teglia piuttosto grande (almeno 30×20 cm), ungetela bene in modo uniforme e ricoprite il fondo con del pangrattato – il risultato che si deve raggiungere è uno strato compatto di pangrattato sul fondo della teglia.
Quando patate e fagiolini saranno tiepidi, versateli in un mixer, aggiungete le uova, il parmigiano e la ricotta (se siete vicini alla Liguria e riuscite, procuratevi della prescinsêua, una specie di cagliata a diffusione strettamente regionale) e mescolate alla velocità minima per qualche secondo, fino ad ottenere un composto morbido. Se dovesse essere troppo asciutto aggiungete un po’ di latte. Versate il composto nella teglia, regolandolo e livellandolo con una spatola. Ricopritelo con uno strato uniforme di pangrattato. Infornate a 180° per circa 35 minuti, fino a quando comunque il polpettone sia dorato in superficie e l’interno risulti asciutto quando si infila uno stecchino. Fate raffreddare ma sappiate che mangiato caldo non rende assolutamente al suo meglio.
Considerate che i tempi di cottura varieranno a seconda di quanto sarà grande la teglia, e quindi di quanto spesso risulta il polpettone. Inoltre, dato che bisogna davvero aspettare un certo tempo per consentire il raffreddamento, questo polpettone va preparato un giorno per l’altro oppure la mattina per mangiarlo la sera.
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