Society

Save the planet: quando la vostra cannuccia è fatta con gli ziti

Gradisce la cannuccia o preferisce salvare il pianeta?

Che la plastica sia diventata un problema nei riguardi del nostro pianeta Terra, non è certo una novità.

Negli ultimi vent’anni l’uomo si è dovuto rendere conto di come urgesse l’esigenza di avere un occhio di riguardo in più nei confronti del pianeta che ci accoglie; è nata tanti anni fa la raccolta differenziata (diventata poi raccolta porta a porta),sono arrivati sempre più i materiali ecosostenibili, l’ attenzione allo spreco, un’etica ambientale decisamente più consapevole rispetto al passato. La plastica sopratutto è stato uno dei materiali più contestati degli ultimi anni, proprio perché se non viene smaltita correttamente, ha un tempo di deterioramento che arriva fino ai 450 anni ( il record ovviamente lo detiene il vetro che ha un tempo di decomposizione indeterminato).

Anche all’interno del mondo della cucina nelle ultime decadi si presta una maggiore attenzione a quello che si cucina e soprattutto a come lo si cucina, a partire dai materiali che si utilizzano per la fase di packaging; l’ultima novità a riguardo che sta lentamente prendendo piede in varie parti del mondo è l’utilizzo delle cannucce. Sembra una piccolezza ma a pensarci bene non lo è affatto. Basti solo pensare alle bibite gassate servite nelle grandi catene di fast food, o ai nostri amatissimi Estathe o molto più semplicemente a tutti i drink che ci beviamo nel weekend; le cannucce di plastica sono praticamente ovunque senza che ci facciamo caso. E allora perché usare la plastica quando si può utilizzare la pasta, tipo gli ziti.

Ziti alternativi

E’ sicuramente un’alternativa molto originale (unica pecca non sono adatte ai celiaci)  e si aggiungono alla lista di cannucce eco intelligenti degli ultimi anni (quelle in metallo, quelle di carta e quelle di plastica biodegradabile). Le cannucce di pasta hanno dalla loro sicuramente l’originalità visiva ma sopratutto il costo molto contenuto. Tra i primi ad attuare questo originale cambiamento è stato il proprietario di Brace and Browns, in Inghilterra, ma anche Mc Donald’s ha dichiarato che entro il 2019 farà sì che le classiche cannucce di plastica scompaiano dai suoi punti vendita, passando a quelle di carta. A gennaio di quest’anno un’iniziativa partita dal quotidiano britannico Evening Standard dal nome The Last Straw ha iniziato a riscuotere successo tra albergatori e ristoratori, mentre in Italia i primi a voler essere la prima città totalmente plasticstraw free è Terni.

C’è chi è ancora più avanti, e le cannucce le fa addirittura commestibili, con i resti della frutta secca. Date un occhio!

Easy! 

 

 

 

Chiara Lauretani

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Chiara Lauretani

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